I CITTADINI: «TRA NOI E VILLA IGEA LA CONVIVENZA NON È POSSIBILE»
28 giugno 2003

Da: Il Giorno
Di: L. Mazz.

Allibiti. Preoccupati. Arrabbiati. Sono i cittadini che si sono mobilitati contro l'ampliamento della clinica Igea nell'isolato compreso tra le vie Marcona, Hajech, Piolti de' Bianchi e Corso XXII Marzo, abitato da 2.000 persone. Rappresentati dal Comitato "Inquinamento Zero", hanno dalla loro il Consiglio di Zona 4 che dopo un iniziale parere favorevole alla concessione edilizia per la realizzazione di una struttura sanitaria allargata, è tornato sui suoi passi, sia in considerazione dei problemi di sosta e parcheggi creatisi nella zona, sia per la pressione dei cittadini - una petizione popolare è stata firmata da 200 persone - ed ha chiesto all'assessore allo Sviluppo del territorio, Giovanni Verga e agli altri organi competenti, di riesaminire le condizioni che hanno consentito il rilascio della concessione stessa.Rappresentanti del Comitato e del Consiglio di Zona vogliono partecipare al riesame per trovare soluzioni alternative, "più adatte per una gestione del territorio - dicono i cittadini - attenta agli aspetto socio-ambientali e alla qualità della vita dei residenti".
Al posto di un'autorimessa il progetto prevede la realizzazione di una serie di laboratori diagnostici, tra cui un reparto di medicina nucleare ed uno di microbiologia. "Ma i signori che hanno autorizato tutto questo, sono venuti a vedere in quale contesto dovrebbe sorgere la struttura? Hanno valutato l'impatto ambientale di un complesso inserito tra le abitazioni in una zona con scarsa circolazione d'aria?". E' facile prevedere tra l'altro che la nuova struttura attirerà ancora più traffico di quello odierno, in un quartiere dove già oggi molti vanno a parcheggiare provenendo da altre zone e da fuori città". Inquinamento dell'aria, circolazione e soste caotiche. Preoccupazioni legittime, come si vede, cui dà voce anche il consigliere comunale dei Verdi, Maurizio Baruffi, di cui ospitiamo in queste pagine un intervento. In attesa che il Comune risponda.

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