SQUALI E PIRANHA NEL NUOVO ACQUARIO
10 luglio 2003

Da: Corriere della Sera
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Al via i lavori di restauro. Riaprirà per il centenario del 2006. Costerà sette milioni
Nel 2006, a cent'anni dalla sua nascita, riaprirà l'Acquario civico. Ieri è stato presentato l'intervento di restauro che sta prendendo il via: è firmato dagli architetti Piero De Amicis e Filippo Maria Guffanti, durerà due anni e mezzo e trasformerà l'Acquario in un percorso dedicato alla fauna fluviale. Ci sarà, tuttavia, una vasca sopraelevata con squali e, nella parte interna dell'emiciclo, uno spazio per pesci esotici, compresi i piranha. All'esterno, verso il parco, l'ecosistema lombardo ricostruito di stagni e torbiere in vasche artificiali. Il tutto per 7 milioni di euro. "Da 40 anni l'Acquario non veniva sistemato - ha affermato l'assessore alla Cultura, Salvatore Carrubba -. Questo intervento testimonia l'attenzione che abbiamo per i musei scientifici, assieme agli interventi a quello di Scienza Naturale. L'Acquario avrà funzioni didattiche e scientifiche, e si concentrerà in particolare sulla fauna fluviale, con una scelta complementare a quella del grande acquario di Genova".
Quanto alla polemica su dove finiscano i pesci, il direttore dell'Acquario, Mauro Mariani, ha precisato che "nella Darsena sono stati liberati solo esemplari comuni che possono vivere lì, come arborelle, triotti, scardole, persici reali e persici trota". Gli altri pesci sono custoditi in un allevamento a Brescia, nell'acquario di Genova, presso la Villa di via Palestro e nell'ufficio pesca della Provincia di Como. "Ma anche nel periodo di chiusura continueremo la nostra attività scientifica, consentiremo, su prenotazione, la consultazione della biblioteca e, non potendo ospitare le scuole, faremo in modo di andare noi nelle scuole". Del resto, ha anche ricordato l'assessore, non era possibile trovare un posto dove mettere, nel rispetto delle norme, tutte le vasche con i pesci per due anni. I costi dell'intervento sarebbero straordinariamente saliti. I lavoratori, comunque, conserveranno il posto in uffici ricavati in via Pompeo Leone. Ma su questa scelta le opposizioni dissentono. "Nonostante si parli di questo restauro da una decina di anni, la giunta non è stata capace di trovare una sede temporanea per le vasche, che possa garantire una continuità espositiva e didattica", dicono Federico Ottolenghi e Maurizio Baruffi. "Si poteva realizzare un telone dietro l'Acquario", afferma Mauro Borromeo, capogruppo del Prc in Zona 1. Altri consiglieri della zona lamentano l'inadeguatezza dei locali di via Leoni. Anche i lavoratori parlano di "situazione di grave disagio".

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