TROPPI RIPETITORI, UN COMITATO CHIEDE IL BLOCCO
1 febbraio 2002

Da: La Repubblica - Milano
Di: Anna Cirillo

"A Milano sono già mille le antenne per la telefonia mobile. In due, tre anni raddoppieranno. Con questa nostra iniziativa vogliamo soprattutto arrivare ad un piano regolatore degli impianti, che non esiste. E bloccare le 31 antenne previste nei centri sportivi comunali e adiacenti alle scuole, alcune già in funzione. Ci sembra quantomeno inopportuna l'installazione in luoghi frequentati prevalentemente da bambini, anche piccolissimi, e da ragazzi".
Testimonial e sostenitrice l'attrice Lella Costa, è nato ieri il Coordinamento cittadino contro le antenne, che raccoglie comitati di cittadini e numerose associazioni. Ne fanno parte i gruppi consiliari comunali di centrosinistra, la Cgil Scuola, l'Arci, l'Unione Italiana Sport Popolare, l'Unione sportiva delle Acli, associazioni e circoli culturali (La Conca, Milano Sud, Chiedo asilo, Verdi Ambiente & Società).
Nel mare di antenne milanesi, l'attenzione del comitato si è concentrata soprattutto sulle 31 della H3G, gestore di telefonia cellulare. L'azienda ha stipulato un contratto con la Milano Sport Spa, società di proprietà del Comune che amministra gli impianti sportivi comunali. Per la somma di un miliardo e 400 milioni all'anno, che il Comune intasca, l'accordo prevede la posa di antenne per radio telefonia ad alta frequenza nelle aree degli impianti sportivi milanesi, quasi sempre vicino a scuole.
"Le antenne già in funzione sono una decina spiega Aldo Uliano, consigliere comunale dei Ds Se verranno installate tutte, i bambini coinvolti, visto che frequentano scuole e asili adiacenti agli impianti, saranno più di 5 mila, secondo i nostri conteggi. Ci sono poi altre antenne fuori da questo accordo, che interessano comunque i più piccoli. Come quella sistemata nel cortile della scuola cattolica Cocchetti, materna, elementare e media di viale Giovanni da Cermenate; o della scuola elementare di via Santa Croce, di via Soncino... L'elenco potrebbe continuare".
"Quando andrà in discussione il bilancio preventivo del 2002 presenteremo un emendamento aggiunge Maurizio Baruffi, consigliere comunale dei Verdi Chiederemo di destinare un miliardo e 400 milioni in più al settore sport, da girare agli impianti, in modo che venga a decadere la motivazione economica su cui si fonda l'accordo tra Comune e H3G. Per quello che riguarda poi le antenne negli impianti Bacone e De Marchi, c'è anche da ricordare una cosa: sono state impropriamente sistemate in terreni che hanno una natura giuridica differente rispetto agli altri. Sono di proprietà delle scuole, non del Comune".
Intanto già domani alle 14.30 il comitato genitori S. Abbondio ha organizzato un presidio di fronte alla piscina di via S. Abbondio "dove troneggia la struttura di una grossa antenna, a poche decine di metri dagli edifici scolastici spiegano La giunta regionale stravolgendo la decisione presa in precedenza dalla Commissione Sanità della Regione ha stabilito che si possono installare le antenne dei telefonini vicino alle scuole, agli ospedali, agli oratori, ai parchi gioco. Noi siamo preoccupati per la salute dei nostri figli, esposti per tante ore tutti i giorni alle onde elettromagnetiche.
In mancanza di certezze scientifiche sul danno effettivo delle emissioni vogliamo che il comune sposi il principio di massima cautela".
"In questo settore c'è una situazione di completa deregulation e anarchia e noi diciamo che questo non è ammissibile conclude Uliano Bisogna arrivare ad un piano regolatore anche per le antenne, per collocarle nel modo più opportuno. Il Comune istituisca un tavolo anche con le aziende, ma si deve approdare ad una regolamentazione".

Fonte: La Repubblica - Milano

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