CON 5 MILIONI DI E PRESTO LA CITTÀ AVRÀ IL SUO CANILE
27 agosto 2003
Da: Il Giorno
Di: Benedetta Vitetta
Alla fine, dopo anni di attesa, anche Milano avrà il suo canile. Sarà realizzato alla Cascina Mulino Codovero, all'interno del Parco Forlanini con una spesa di circa 5 milioni di euro.
"Nei primi giorni di settembre - annuncia Domenico Zampaglione, assessore all'Ambiente di Palazzo Marino - sarà dato il via alla gara d'appalto. I lavori, una volta assegnata la ditta, dovrebbero durare circa un anno". A conti fatti, dunque, la città potrebbe contare sull'apertura del primo canile municipale già dalla metà del 2005.
Gli edifici che ora compongono la struttura della cascina, dei primi del '900, saranno soggetti a recupero e destinati all'accoglienza delle funzioni sanitarie ed amministrative del canile in cui potranno essere ospitati ben 462 cani. E' stata inoltre prevista la realizzazione di un gattile in cui saranno ricoverati 150 gatti.
Ruolo centrale avrà la struttura destinata all'accoglienza dei cani e la dotazione di tutti i servizi e spazi accessori indispensabili per la tutela ed il soggiorno nel canile rifugio, i cui compiti saranno prevalentemente di carattere alberghiero e di ricerca di nuovi affidamenti per gli ospiti.
Il canile rifugio è stato studiato come parte integrante del Parco Forlanini, con ampie zone a verde, basso impatto ambientale sia dei manufatti sia delle strutture della cascina recuperate, zone boscose. "Nonostante il ritardo accumulato in tutti questi anni - dice Maurizio Baruffi, consigliere comunale dei Verdi - ora bisogna registrare come un fatto positivo l'avvio dei lavori". Uno dei nodi che rimane ancora da sciogliere è, per=F2, quello della gestione della struttura. "Credo occorra affrontare la questione con intelligenza guardando l'esperienza di altre città italiane ed europee. Un canile d eve essere visto, infatti, come un luogo momentaneo di ricovero per gli animali e quindi serve un'azione forte per la ricollocazione dei cani".
Immediata la replica dell'assessorato: "La proposta a cui sto lavorando da tempo - dice Zampaglione - è quella di creare un tavolo con associazioni animaliste che, insieme, potrebbero diventare i gestori del canile".
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