ANCORA CHIUSO IL NIDO COMUNALE DI VIA CENA
19 settembre 2003

Da: La Repubblica
Di: Alessia Gallione

È tutto pronto, nel nuovo nido comunale di via Cena: i lettini ancora ricoperti dal cellophane, i giochi, i fasciatoi, le educatrici della cooperativa. Eppure, i sessanta bambini che avrebbero dovuto inaugurare quei lettini e quei giochi, nella struttura ancora fresca di restauri non sono ancora entrati. Con i genitori che, dall´inizio di settembre, fanno la spola tra casa e scuola per sapere perché per i loro figli, l´anno scolastico non è ancora iniziato. E soprattutto quando inizierà.
"Il primo settembre mi sono presentata con mio figlio al nido, ma mi hanno detto, senza specificare il motivo, che la data di apertura sarebbe stata rinviata di qualche giorno - spiega Simona Viola, una delle mamme di via Cena - Come me altri genitori, infuriati, hanno continuato a chiedere informazioni quasi quotidianamente, ma dopo tre settimane non ci è stato comunicato niente. Durante una riunione ci hanno detto che ci sarebbe un problema di planimetrie riscontrato dalla Asl. La cooperativa si è offerta di approntare uno spazio giochi dalle 8 alle 12, ma i disagi delle famiglie non sono certo risolti". E così, sessanta mamme sono sul piede di guerra, costrette ad arrabattarsi tra baby sitter e permessi di lavoro.
E non sarebbero le sole. Secondo una denuncia dei consiglieri comunali Ds Marilena Adamo e Marco Cormio e del Verde Maurizio Baruffi, sarebbero altri sei gli "asili fantasma" a Milano: "Oltre a via Cena, i nuovi nidi di via Cova, Goldoni, Stratico, Valle Antrona, Merloni e Litta Modignani, sarebbero dovuti partire a settembre, ma sono ancora chiusi. In tutto, sono 293 i posti che mancano all´appello".
Ma l´assessore all´Educazione Bruno Simini minimizza: "In via Cena non c´è nessun problema strutturale, ma solo lavori minimi che la Asl ha richiesto di effettuare. Aprirà entro la fine del mese, come ho sempre annunciato. Così come per tutte le altre strutture, ampliate o di nuova apertura, che partiranno entro Natale. I lavori - continua Simini - sono già terminati e stiamo stipulando le convenzioni con le cooperative che le gestiranno. Di queste strutture, almeno quattro non sono state considerate tra i posti disponibili. A luglio i bambini in lista di attesa erano 1.900 e prevedo che, entro la fine dell´anno, scenderanno a 1.500".

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