LA STRADA MAESTRA: RIDURRE CONSUMI E SPRECHI
30 settembre 2003

Da: Il Giorno
Di: Maurizio Baruffi

Il black-out è una brutta bestia. Lo è per i cittadini, che subiscono gravi disagi, per i commercianti e per le imprese, che hanno gravi danni economici, per i politici, che devono trovare delle soluzioni. Ma prima di proporre soluzioni bisogna sapere cosa è accaduto. Il problema italiano non è quello di avere una insufficiente capacità produttiva, ma di scegliere l'acquisto all'estero per ragioni economiche. D'altra parte, in un contesto di economia globale, non si capisce perché l'unico mercato protetto e autarchico debba essere proprio quello dell'energia. Detto questo bisogna capire se, a livello locale, si possa agire in modo virtuoso. Una strada maestra è quella di ridurre i consumi e gli sprechi. Già in luglio ho proposto l'audizione a Palazzo Marino dei ricercatori del Dipartimento di Energetica del Politecnico che studiano i problemi dell'energia. L'acquisto di prodotti energeticamente efficienti e la ristrutturazione di edifici secondo criteri di efficienza energetica da parte della Pubblica Amministrazione, consente di eliminare sprechi di energia ed emissioni inquinanti. Inoltre permette di ottenere risparmi economici, poiché i costi ridotti per un consumo minore nel ciclo di vita di un prodotto rendono conveniente una soluzione, anche se l'investimento iniziale deve essere più alto. L'applicazione di tali pratiche consente di fornire al settore privato esempi concreti condivisi anche da imprese e cittadini. Un'altra proposta, rimasta finora senza risposta, era rivolta all'Assessore al Commercio, per la promozione di corsi di formazione fra i rivenditori di elettrodomestici. Spiegare ai cittadini che una lavatrice a basso consumo è più conveniente di uno ad alto consumo non è semplice, ma è utile. Ci sono molti interventi che il Comune potrebbe attuare. Modifiche del regolamento edilizio per promuovere l'efficienza energetica, programmi per la promozione dei pannelli solari per scaldare l'acqua in piscine ed edifici pubblici, trasformazione degli impianti semaforici attraverso l'utilizzo di tecnologie innovative per ridurre i consumi. Non ultimo va affrontato il tema dell'illuminazione notturna. Le esigenze di sicurezza (più luce significa minori rischi) non devono giustificare sprechi o utilizzo irrazionale di potentissimi e numerosissimi lampioni. A dicembre a Milano si terrà la Conferenza Mondiale sul Clima indetta dall'Onu. Non è il caso di accogliere questa conferenza mondiale in una città a rischio di black out. La strada da percorrere è quella dell'innovazione, del risparmio e dell'efficienza, non quella dell'inquinamento del carbone o dei rischi folli del nucleare.

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