MILANO NON PERDA IL SUO PRIMATO
23 ottobre 2003

Da: La Repubblica
Di: Paolo Hutter

Spero che in molti si ricordino dell´emergenza e della rivoluzione dei rifiuti milanesi gestita dall´assessore Ganapini alla fine del '95. In poche settimane passammo dai sacchi neri in mezzo alla strada a imparare il gioco necessario della differenziazione. Che fine sta facendo il primato di Milano nella raccolta differenziata e nello smaltimento moderno dei rifiuti? Relativamente alla generale arretratezza italiana Milano si è venuta a trovare 7-8 anni fa in una condizione molto interessante: la raccolta differenziata partita alta con una percentuale di oltre il 30%, e la presenza ormai "storica" di inceneritori in città.
Milano non deve tornare indietro e perdere il primato
Dico la presenza in città perché negli anni recenti, e tuttora, nessuna grande città è riuscita ad avviare la costruzione di un inceneritore: che si tratti di ipersensibilità ambientale o di sindrome "non nel mio cortile", fatto sta che obiezioni e proteste di vario genere bloccano i progetti di inceneritori a Roma Torino Firenze Napoli. Che un inceneritore possa essere inaugurato senza carri armati come è successo ora a Milano può sembrare un sogno (o un incubo, a seconda dei punti di vista) nelle altre realtà italiane. Secondo la riforma che porta il nome di Edo Ronchi alla termovalorizzazione devono essere portati i rifiuti non altrimenti recuperabili e il sistema deve puntare principalmente alla raccolta differenziata e a ridurre al minimo l´uso di discariche. In linea generale disporre di un inceneritore tecnologicamente avanzato (non come quello vecchio che fumava in via Zama) può facilitare la raccolta differenziata degli altri rifiuti. E qui veniamo al relativo primato milanese che si sta perdendo: nel marzo del '96 Milano era arrivata a raccogliere in modo differenziato quasi il 33% dei rifiuti partendo dal 5% soltanto che si raccoglieva differenziato a fine '95, quando i rifiuti finivano nella discarica di Cerro Maggiore di Paolo Berlusconi. Il fratello di Silvio ha poi patteggiato 110 miliardi di vecchie lire di multa per i sovrapprezzi e le scorrettezze praticate. Siamo nel 2003, la raccolta differenziata è cresciuta ovunque ma a Milano è andata indietro. Non viene più raccolto l´umido. Si sta scendendo sotto il 27%. Nel 2003, secondo la legge Ronchi, ogni città dovrebbe essere almeno al 35%. E si va a Lipsia. Perché Milano va indietro?

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