QUINDICIMILA PICCOLI ABUSI PER IL CONDONO ALLA MILANESE
5 novembre 2003

Da: Corriere della Sera
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Dieci-quindicimila «piccoli casi». Verande, tettoie, modesti ampliamenti, cambi di destinazione d’uso. Dieci-15 milioni di euro di incasso per il Comune a fronte di 2 milioni di euro di spese, a patto che tutto si risolva nel giro di due anni. Sono i numeri del nuovo condono secondo le stime dell’assessorato allo Sviluppo del Territorio. L’assessore Gianni Verga si prepara «a malincuore» ad applicare la sanatoria edilizia. «Non è una cosa che mi affascina - dice -. Lo faccio perché è un atto dovuto rispetto a una legge che il Parlamento ci chiede di rispettare». Per immaginare gli effetti del condono, i tecnici dell’assessorato hanno ripreso le cifre del passato. Le sanatorie dell’85 e del ’94, per smaltire le quali serviranno ancora due anni di lavoro, hanno portato nelle casse del Comune circa 200 miliardi di vecchie lire, a fronte di spese per 30 miliardi. Verga assicura che stavolta lo smaltimento delle pratiche si svolgerà molto più rapidamente. «Chiederò a tutti di presentarle on line». Di condoni vecchi e nuovi si è parlato ieri anche in commissione. L’opposizione ha presentato due mozioni, da votare in aula, per chiedere che il Comune dica no alla sanatoria.«L’assessore parla di piccoli casi - annota il verde Maurizio Baruffi - ma credo che minimizzare sia rischioso. Basti pensare alle opere realizzate in zona Navigli e a Porta Venezia».

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