COMUNE, NUOVO PIANO TRAFFICO «CONGELATO» IL GRATTA E SOSTA
24 novembre 2003

Da: Corriere della Sera
Di: Rossella Verga

"Nessuna nuova area a pagamento. Ma il parcheggio costerà anche ai residenti"
Tutti vogliono il "gratta e sosta", ma il Comune non ce la fa a soddisfare le richieste dei cittadini: nel nuovo piano del traffico, che il sindaco commissario approverà a giorni, non è prevista infatti un'estensione del programma per i parcheggi a pagamento. Non si andrà oltre le zone già previste. Al comando dei vigili di piazza Beccaria arrivano decine di lettere. Ad invocare la nuova disciplina sono soprattutto i residenti dei quartieri di confine, quelli appena fuori dalla regolamentazione delle strisce gialle e blu. Da corso Sempione a via Piero Della Francesca, da via Sarfatti a via Rontgen, a tutta l'area della Bocconi. Il problema è sempre lo stesso: trovare parcheggio è un'impresa ciclopica. Anche perché le zone cosiddette "di confine" soffrono ormai di un male comune: l'invasione delle auto dei pendolari scacciate dal centro con l'arrivo del "gratta e sosta". Alle lettere indirizzate ai vigili e all'assessorato al Traffico si uniscono le segnalazioni ai consiglieri comunali: reclamano la sosta a pagamento a Baggio, al quartiere Forlanini. Ma l'amministrazione non può farci nulla. "L'ufficio segnaletica ha solo tre persone - premette l'assessore al Traffico Giorgio Goggi - e comunque, non è possibile pensare ad un'estensione del "gratta e sosta" ovunque e dovunque". Il vecchio piano urbano del traffico stabiliva di allargare l'area a pagamento fino alla cerchia filoviaria, quella della 90-91. Tale operazione è ancora da completare e l'assessore ha sottolineato proprio qualche giorno fa in commissione Trasporti che sarà questo l'obiettivo del prossimo biennio. Si aggiungerà inoltre qualche zona "speciale" vicino alle università.
Il nuovo piano, dunque, arriverà presto, forse già la prossima settimana. Il programma degli interventi va dal 2003 al 2005 e per il "gratta e sosta" non ci saranno sorprese. Del resto, ricorda sempre Goggi, "ci mettiamo tre mesi per fare una zona" e non è detto che tutto fili sempre liscio. Prendiamo piazzale Libia, l'ultimo spicchio concluso. Qui le proteste sono state superiori al passato perché gli spazi gialli per residenti sono pochi. E in generale, il Comune ha riscontrato che all'arrivo delle strisce gialle e blu tutti sono contenti, ma dopo sei mesi cominciano i problemi (gli abitanti trovano sempre gli spazi occupati) e le proteste. Forse, azzardano a Palazzo Marino, "c'è qualcuno che fa il furbo". Per esempio c'è chi affitta il garage e posteggia l'auto in strada, chiedendo ovviamente il permesso. Per questo si sta pensando di rispolverare la vecchia soluzione già ipotizzata dal sindaco, sul modello di quanto è stato fatto a Londra: il pass a pagamento per i residenti.
Nel frattempo i problemi sono altri. La prossima tappa del "gratta e sosta" sarà il Centro Direzionale, ma l'operazione è in ritardo. Inizialmente la distribuzione dei permessi era stata prevista per novembre, se ne parlerà invece tra dicembre e gennaio. La regolamentazione entrerà poi in vigore a marzo: si stanno ancora tracciando le strisce perché la pioggia ha rallentato gli interventi. Goggi smentisce i ritardi, ma ribadisce che "l'ufficio segnaletica ha solo tre persone". Assicura infine che sono già state individuate nuove priorità per la sosta a pagamento: la zona Bocconi e la Bicocca, l'area tra la cerchia dei Bastioni interna ed esterna.
Se il nuovo piano del traffico non prevede di andare oltre rispetto al programma in vigore, c'è chi è contento. "Goggi ha spiegato in commissione che ci sono state difficoltà e che si tratta di valutare come, dove e se è il caso di procedere - annota il capogruppo di An, Stefano di Martino -. Per noi, se non andiamo avanti come panzer è meglio perché stiamo creando problemi ai cittadini". Il piano in fase di approvazione non piace invece al verde Maurizio Baruffi. "Il problema è che non ha scadenze temporali. Si stabilisce che certi interventi verranno realizzati, ma non si sa quando". Il consigliere cita l'esempio delle 87 isole ambientali: "Ripetono le stesse cose da tre anni senza andare avanti di un metro. Ci sono provvedimenti che potrebbero essere attuati subito a costo zero, o quasi, ma si rifiutano di prenderli in considerazione. Penso al limite di 30 all'ora nei controviali, ai percorsi ciclabili al centro delle vie come Lorenteggio e viale Corsica". La nota davvero dolente però è un'altra: "Non sono previste nuove corsie riservate, non c'è un piano di rafforzamento dei mezzi pubblici di superficie".

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