L'ARENA CIVICA PER IL GRANDE GIOÂNNBRERAFUCARLO
20 dicembre 2001

Da: Il barbiere della sera
Di: Ambrogio

Il motivo per cui il Comune di Milano non vuole dedicargli l'Arena civica. Ma ora due giovani neo-consiglieri comunali ci riprovano.
Dunque, Gioânnbrerafucarlo è morto che sono nove anni, oramai. Manca a tutti noi, naturalmente (anche se, "personalmente", ci manca anche - e tanto - Beppe Viola, giornalista sportivo che tutti hanno dimenticato, che era di fede nerazzurra, ma soprattutto che era un geniale e unico inventore e creatore di canzoni, battute, schetch, come ben sanno persone tipo Enzo Jannacci, Gino e Michele, eccetera), come ha giustamente e ben ricordato Mata Hari sulle colonne del Barbiere della Sera.
Manca un po' meno nell'austera e antica aula consiliare del comune di Milano dove sono ormai anni che si palleggiano l'idea - e la raccolta firme, fatta a tempo record e a furor di popolo - di intitolare a lui l'Arena civica (per chi non è milanese spieghiamo: è luogo di concerti, eventi sportivi e altro, è collocata al centro della città, in zona di epoca napoleonica, ecc.).
Particolarmente contrario, all'epoca, oltre a buona parte del centro-destra (e anche della Lega, nonostante Brera fosse un padano vero...) un singolare e nefasto personaggio che corrisponde al nome di Massimo De Carolis, ieri presidente del Consiglio comunale, oggi deputato semplice.
Ma soprattutto - l'altro ieri - leader della "maggioranza silenziosa" negli anni Settanta (per chi non ha studiato: quella che vedeva con simpatia l'idea di un colpo di stato anticomunista in Italia per riportare "legge e ordine", all'epoca traballanti...) e tessera P2 numero ... (trattasi, in questo caso, però, di peccatuccio veniale: in fondo, anche Berlusconi Silvio, Costanzo Maurizio, Donelli Massimo, Selva Gustavo, e molti altri vi erano iscritti).
Orbene, il buon De Carolis ed i suoi avevano bloccato tutto, nella passata legislatura, sostenendo che l'Arena doveva essere intitolata ad "un atleta" (sic) milanese (peccato che Previti, Cesare, e Dell'Utri, Marcello, facciano, oltre che gli onorevoli - en passant - uno il bibliofilo e l'altro l'avvocato, oltre essere l'uno palermitano e l'altro romano, altrimenti si poteva provare con loro) e che a Brera il comune avrebbe sempre potuto intitolare il Palasport nuovo di zecca che deve essere costruito al posto di quello crollato nella famosa nevicata del 1985 e che da allora è lì che aspetta.
Bene, tutto sembrava finito nel dimenticatoio, quando - eletto il nuovo consiglio comunale - un po' di aria fresca deve essere entrata anche in quei vetusti palazzi se è vero che due baldi e simpatici giovani neoeletti, Maurizio Baruffi, Verdi e Alan Rizzi, Forza Italia (sic: deve essere finito lì per sbaglio) hanno deciso di ripresentare, proprio il giorno dell'anniversario della morte di Giòanin, una bella mozione per intitolargli l'Arena.
Mozione che, stavolta, qualche possibilità di essere votata ce l'ha. Vederemo come si comporteranno i loro colleghi. Sempre che - oltre ad affollare lo stadio di San Siro con la messe di biglietti a sbafo in perenne dotazione ai consiglieri comunali - si ricordino (milanesi, siciliani o romani che siano) di quale uomo, giornalista ed "eroe del nostro tempo" si sta parlando. Gioânnbrerafucarlo, vate di Eupalla.

Fonte: Il barbiere della sera

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