ALIMENTARE: VERONELLI PROPONE PANETTONE DOC MILANESE
22 dicembre 2003

Da: ANSA
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Una ''denominazione comunale di origine'' (de.co.) per il panettone tipico e genuino milanese la propone Luigi Veronelli insieme ai verdi del Consiglio comunale di Milano. L'iniziativa e' stata presentata oggi a Palazzo Marino dal verde Maurizio Baruffi, insieme al consigliere del Prc Daniele Farina e all'enologo, che nei giorni scorsi aveva promosso la manifestazione ''Critical wine'' al Centro sociale Leoncavallo.
Secondo la proposta il Comune di Milano dovrebbe rilasciare un marchio (de.co.) che contraddistingue i prodotti legati al territorio, a cominciare dal panettone. Inoltre, sempre in Comune dovrebbe costituirsi una apposita commissione, formata da tecnici ed esperti della materia, che rediga un disciplinare per la produzione di ciascun prodotto tipico e ne verifichi il rispetto delle caratteristiche di produzione. I promotori dell'iniziativa hanno criticato i disciplinari, gia' esistenti, della Camera di Commercio di Milano, poiche', ha spiegato Baruffi, ''essendo un'associazione di categoria non ci sembra la piu' adatta a svolgere questo ruolo, in quanto controllato e controllore allo stesso tempo''.
Gli ingredienti del panettone, secondo Veronelli, dovranno essere rigorosamente lombardi e rispettosi della tradizione: uova, latte, burro e farina dovranno essere di provenienza lombarda e i produttori dovranno rilasciare dichiarazioni di responsabilita' al riguardo. Anche la produzione del ''panettone di Milano'' dovra' avvenire all'interno del territorio comunale e il sindaco potra' concedere, in base ai requisiti del disciplinare de.co. la facolta' di produrre il panettone anche ad altri comuni del milanese.Baruffi ha anche rivelato i risultati di una indagine condotta dai Verdi fra le piu' note pasticcerie del centro storico di Milano, secondo cui solo una su 10 rispetta la ricetta classica, mentre le altre fanno uso di ingredienti estranei alla tradizione o addirittura di origine industriale. ''Scopo dell'iniziativa - ha concluso Veronelli - e' quella soprattutto di restituire ai produttori diretti delle materie prime il merito e il profitto degli alimenti della tradizione, sempre piu' di appannaggio delle multinazionali''.

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