PIAZZA NOVELLI
14 febbraio 2004

Da: Libero
Di: Irene Vallone

Altro che decollare. Piazza Novelli, sede storica del Palazzo dell'Aeronautica militare, sta per sprofondare sotto una colata di cemento. I suoi alberi secolari saranno abbattuti per far posto a un maxi parcheggio sotterraneo, di quattro piani. Gli abitanti del quartiere sono sbigottiti.
"Il numero dei posti auto qui non è mai stato un problema" protestano. Al Rosly Bar, dove l'altro giorno si è tenuta un'affollata assemblea, si raccolgono le firme contro il progetto del Comune che prevede la costruzione di 284 box, destinati ai proprietari di appartamenti che distano al massimo trecento metri dalla piazza: circa 1100 persone. Ma oltre 800 hanno già detto no. Non ci stanno a veder sparire il giardinetto di epoca Liberty, con tanto di fontanella e panchine in pietra, i grandi marciapiedi alberati. "Quella zona non ha bisogno di altri box sotterranei" sbotta il consigliere comunale dei Verdi Maurizio Baruffi, tra i primi a mobilitarsi, contro quest'ennesimo colpo basso al paesaggio urbano. "Qui vicino a noi, in piazzale Dateo, in piazza Risorgimento e in viale Majno ne hanno già costruiti parecchi, alcuni dei quali sono ancora invenduti. Inoltre, siamo circondati da garage, da via Gozzi a via Uberti, che lamentano sempre molti posti vuoti" spiega il proprietario del bar Antonio Anselmi.
Srotola sul bancone il progetto, già approvato dal Consiglio di Zona 3, aggiunge: "Sembra che sia stato buttato giù a tavolino, senza tenere conto delle esigenze del quartiere". Gli fa eco il proprietario del garage, Tony Gallidabino: "Nella cantierizzazione dei box non è previsto neppure un passo carraio per l'entrata e l'uscita dall'autorimessa". E Attilio Giansone, proprietario dell'edicola denuncia: "Non so dove mi sposteranno, forse in una via laterale, poco illuminata, dove il rischio di rapine è alto".
Intanto, gli abitanti del quartiere sono passati dalle proteste alle vie di fatto. Si sono organizzati in un comitato e, tra meno di trenta giorni, avranno in mano il progetto definitivo, impugnabile in tutti suoi vizi di forma, sostanza e soprattutto fattibilità. L'esempio da imitare è quello di piazzale Libia, dove la battaglia contro questa nuova forma di speculazione immobiliare del sottosuolo, è già stata vinta. Anche lì, centinaia di metri quadri di verde, tra l'altro recentemente risistemati dal Comune, correvano il rischio di essere inghiottiti dalle ruspe.
"La gente viene allettata dall'idea di fare un affare, senza sapere che trattandosi di una concessione demaniale di 99 anni, non potrà rivendere il box se non assieme al suo appartamento - conclude Anselmi -. E poi non sempre chi si è messo, magari per primo, in lista d'attesa per avere un posto auto viene accontentato".
Se il progetto non verrà bloccato, i lavori dovrebbero iniziare subito dopo l'estate e durare almeno due anni. I famosi passerotti, che con la bella stagione planano su quotidiani e riviste dell'edicola per beccare le briciole di pane direttamente dalle mani di Alba, dovranno volare in un'altra piazza.
Dice la signora Giansone: "Per loro sarà più facile, noi invece corriamo il rischio di subire tanti disagi per non ottenere proprio nulla".

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