«BASTA TAGLIARE ALBERI UN PARCO IN OGNI QUARTIERE»
15 marzo 2004

Da: Corriere della Sera
Di: simona ravizza

Di nuovo in lotta per gli alberi. La battaglia in nome del verde pubblico si allarga di giorno in giorno. Senza sosta. Contro il taglio delle piante, ma anche con l’obiettivo di incalzare il Comune a creare nuove aree verdi. «Serve - insiste Maurizio Baruffi dei Verdi - un piano regolatore per parchi e giardini». Insomma: a Milano continua a crescere la richiesta di piante, anche se negli ultimi sette anni le aree verdi sono quasi raddoppiate (da 11 a 18 milioni di metri quadrati). Non solo interi quartieri sono in protesta (porta Venezia, Garibaldi, Bande Nere, Città Studi, Olmi). Adesso i cittadini di Adriano si mobilitano per chiedere al Comune di fare nascere il parco del quartiere. E a Baggio i residenti difendono il giardino di via Bentivoglio: 100 alberi sono a rischio per il progetto di costruzione di una Chiesa Avventista. È l’altra faccia di una città in cui ogni ora c’è un danno al verde. Con 3.500 multe in un anno per danneggiamento di piante e atti vandalici nei parchi.
PROGETTI - Quartiere Adriano, il parco mai nato. Il Comune l’ha annunciato a più riprese, ma il verde pubblico promesso da anni non è mai stato realizzato. In compenso, nel tempo sull’area di via Trasimeno, tra i civici 86 e 94, avanza il degrado. Un’antica cappella dedicata alla Madonna è circondata da detriti e materiali ad alto contenuto di amianto: il parroco sei mesi fa ha scritto al sindaco per protestare, ma non ha mai avuto risposta. I cittadini sono preoccupati per le attività improvvisate all’ombra delle baracche: c’è chi denuncia che ci sono posti letto di fortuna affittati a clandestini. Le aree sono di proprietà comunale, lì fra via San Mamete e la stessa via Trasimeno, al confine con Sesto San Giovanni e il Naviglio della Martesana. Da 18 anni questi spazi devono essere trasformati nel Parco Adriano. Ma per ora quei 250 mila metri quadrati di verde restano un sogno. Sabato si sono mobilitati i consiglieri di zona e i consiglieri comunali della Margherita, promuovendo un presidio in largo Bigatti dove sono state raccolte le segnalazioni e le lamentele dei residenti. «Molte promesse, pochissimi fatti», attacca il gruppo della Margherita. I consiglieri si domandano «perché il sindaco non ha finora emesso l’ordinanza di bonifica sanitaria ed ambientale dell’area». Fabrizio Spirolazzi, rappresentante della Margherita a Palazzo Marino, presenterà una mozione che richiama la giunta a intervenire. L’area a verde doveva essere la contropartita (opera a scomputo degli oneri di urbanizzazione secondaria) del piano di lottizzazione.
SPAZI VERDI - Tra il settore Demanio e la Chiesa Avventista c’è una convenzione del 2000 in base alla quale l’area di via Bentivoglio viene destinata alla costruzione di un edificio di culto. «Ma adesso in questi 3.500 metri quadrati si è sviluppato un bosco spontaneo - spiega Nino Sinigallia, presidente del comitato di via Bentivoglio nato nel settembre del 2003 -. Di qui la protesta degli abitanti. Contro la realizzazione del progetto sono state raccolte all’incirca 500 firme». Rincara la dose Fabrizio De Pasquale (Forza Italia), presidente della Commissione Parchi e Giardini: «Nessuna contestazione contro la nascita della chiesa - spiega -. La richiesta della Commissione, formalizzata in una lettera al Comune, è che l’edificio venga costruito in una zona senza alberi». Pioppi alti più di 15 metri rischiano di essere spazzati via dalle ruspe. In un angolo di Baggio dove di piante ce ne sono davvero poche. «In Bentivoglio c’è il giardino del quartiere - continua De Paquale -. Con giochi per i bambini e panchine per gli abitanti. Bisogna difenderlo».

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