POLLICE VERDE
16 marzo 2004

Da: Il Manifesto
Di: maurizio baruffi

Il "Candido" di Voltaire (1759) è un divertente saggetto che racconta come, anche di fronte a qualsiasi evidenza negativa, ci possa essere chi pensa di vivere "nel migliore dei mondi possibile".
Gli amministratori milanesi si trasformano in tanti emuli di Candido ogni volta che si affrontino argomenti come l'inquinamento, il traffico, il verde pubblico. E come tutti gli illusionisti che si rispettino cercano di utilizzare le cifre per dare una visione della realtà che non corrisponde a quella quotidianamente vissuta dagli abitanti di Milano.
Così i metri quadri di verde pubblico aumentano a dismisura di anno in anno e poco importa se quei dati contengano anche il verde stradale (per esempio la siepe spartitraffico davanti alla Rotonda della Besana) o il verde cimiteriale. E che, insieme, queste due tipologie costituiscano più del 20% del verde pubblico di Milano nel 2002.
Al tempo stesso le aride cifre ci dicono ogni anno quante migliaia di nuovi alberi vengano piantati in città, ma non ci raccontano mai quanti ne vengano tagliati e per quanto tempo i nuovi alberelli sopravvivano. E mai ci viene detto quali siano le specie che scompaiono e quali quelle che subentrano.
Ma più ci guardiamo intorno e più ci accorgiamo che mancano importanti presenze nelle nostre piazze o lungo i nostri viali. I giardini di quartiere vengono sistematicamente sacrificati, per fare spazio a cantieri, strade, parcheggi sotterranei, nuove costruzioni.
Ogni pianta in città ha un valore immenso, perché la sua presenza abbassa la temperatura nelle estati calde, riduce l'inquinamento, aumenta l'ossigeno e spezza la terribile sequenza continua di asfalto, cemento e lamiera di Milano.
Per difendere gli alberi esistenti, per non restare indifferenti ai continui attacchi al verde di quartiere, lanciamo un appello perché il 21 marzo, primo giorno di primavera, in tutta la città si celebri LA FESTA DEGLI ALBERI.
L'idea è di apporre un drappo giallo a ogni albero della città. Saranno il simbolo di chi non accetta il sacrificio del verde a favore del cemento e dell'asfalto. Molti comitati sono già attivi: piazza Novelli, piazza Grandi, piazza Vetra, largo Tel Aviv, via delle Betulle, viale Majno, piazzale Libia, piazza Bernini, largo Rio de Janeiro, via Jacopino da Tradate, piazza Oberdan, piazza Leonardo da Vinci, piazza Gobetti.
Chi è interessato a collaborare si faccia vivo. Le cose da fare sono molte: pubblicizzare l'iniziativa, organizzare la presenza nelle piazze e nei viali alberati il 21 marzo, preparare i simboli da mettere sugli alberi, organizzare dei gruppi che li "vestano" perché già la mattina di domenica in città sia ben visibile l'iniziativa.
BASTA SEGHE CHE TAGLIANO GLI ALBERI DELLA NOSTRA CITTA' !
GIU' LE MANI DAI GIARDINI DI QUARTIERE !
Maurizio Baruffi, consigliere comunale dei Verdi
INFO: 0288450208-9 GRUPPO CONSILIARE DEI VERDI A PALAZZO MARINO

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