DAL TICINESE A PALAZZO MARINO CON LO SLOGAN: "NO AI TAGLI"
29 aprile 2004

Da: La Repubblica
Di: Alessia Gallone

Sta lì, in mezzo al traffico e alle auto, dall'inizio del '900. Con il suo enorme fusto e le foglie che d'autunno si colorano di rosso acceso. Diventando quasi un simbolo del verde in città. Ed è da qui, dalla quercia più antica di Milano, dall'enorme pianta di piazza XXIV Maggio, che lunedì alle 17 partirà la marcia degli alberi. Per raggiungere Palazzo Marino e chiedere la convocazione di un consiglio comunale straordinario, per affrontare la questione del verde di quartiere.
Una forma di protesta colorata ma decisa, organizzata dai Verdi, ma anche da una rete di comitati e da varie associazioni: da Ciclobby a Legambiente, dal Wwf ad ArciRagazzi, da Gaia a Camminamilano. Che, al grido goliardico di «Basta seghe», sfileranno con striscioni, cartelli e piante da trascinare con sé su carrelli. Per difendere platani, sofore e robinie che dovranno essere tagliate per lasciare spazio ai cantieri dei parcheggi sotterranei. In tutta la città. Da piazza Aspromonte - l'ultimo fronte di resistenza con un gruppo nato agli inizi di aprile per opporsi a 600 box interrati - a piazzale Libia, dove gli abitanti si oppongono al progetto da circa venti anni. Dal quartiere degli Olmi a piazza Novelli. Fazzoletti d'erba. Spesso solo qualche pianta sotto casa. Talmente importanti, però, da far nascere ovunque un comitato. Abitanti pronti a salire sulle piante da salvare o a mettersi di fronte alle ruspe, e che lo scorso 21 marzo avevano già organizzato una «festa degli alberi», legando attorno a ogni fusto minacciato un fiocco giallo.
«Non si può pensare a questa città solo in funzione delle auto e delle esigenze degli automobilisti - dichiara il consigliere comunale dei Verdi, Maurizio Baruffi - Il Comune non considera le esigenze di anziani, bambini e di tutti coloro, per i quali l'albero o il giardinetto sotto casa rappresentano l'unico spazio verde o di refrigerio durante l'estate. Per questo chiediamo che i cantieri già partiti vengano bloccati». Un problema, quello degli alberi, arrivato anche in Regione, dove i Verdi hanno presentato una proposta di legge per impedire la costruzione di parcheggi in piazze dove siano presenti piante più vecchie di 3 anni.
Quelle che, secondo i comitati, dovrebbero scomparire a centinaia per fare posto a silos e cemento. E che per il Comune, invece, saranno sostituite da altro verde: «Entro il 2007 partiranno 120 cantieri per costruire circa 10mila posti auto in più - spiega l'assessore al Traffico Giorgio Goggi - Un'esigenza di questa città, dove ci sono 66mila auto in divieto di sosta, parcheggiate in curva o sui marciapiedi. In tutto saranno tagliati 330 alberi: nemmeno tre per ogni cantiere. Al loro posto ne saranno piantati 1.400 - continua Goggi - . Tutti ad alto fusto, perché sotto il cemento ci saranno almeno due metri di terreno vergine. Alla fine toglieremo 25mila auto da strade e piazze. Bisognerebbe pensare di più al bene collettivo e non ai piccoli interessi di quartiere».

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