MILANO NON È NEW YORK, VOGLIAMO PIÙ ALBERI !
30 aprile 2004

Da: Il Manifesto
Di: Maurizio Baruffi

Lunedì 3 maggio, alle 17, partenza della "Marcia degli alberi" in Piazza XXIV maggio, a Porta Ticinese, davanti alla quercia più vecchia di Milano. Arrivo previsto alle 19 in Piazza della Scala, davanti a Palazzo Marino.

Scriveva il capo indiano Seattle nel 1855 delle città americane:
La vista delle vostre città fa male agli occhi dell'uomo rosso. Non esiste un posto tranquillo nella città dell'uomo. Non esiste un luogo per udire le gemme schiudersi in primavera o ascoltare il fruscio delle ali di un insetto. Sembra che il rumore offenda solo le orecchie. E che gusto c'è a vivere se l'uomo non può ascoltare il suono dolce del vento o il fruscio delle fronde del pino profumato?
Il Sindaco Albertini vuole ispirarsi a New York e a Central Park per il verde cittadino.
A New York il verde urbano praticamente non esiste, davanti ai grattacieli ci sono piazze senza alberi con sotto i parcheggi. Rimane solo Central Park come unica oasi di verde in mezzo ai grattacieli di Manhattan.
A Milano nei grandi viali e nelle piazze alberate si vogliono scavare parcheggi sotterranei e si sostituiscono gli alberi di prima grandezza come i cedri, i platani, i faggi, i bagolari con piante di piccole dimensioni e cespugli le cui radici non scendono in profondità.
Alcune piante vengono dichiarate moribonde anche quando non lo sono perché le radici danno fastidio. La promessa di un nuovo albero per ogni nuovo nato non viene mantenuta e non vengono rispettate neppure le piazze protette da vincolo ambientale. Si promette di ripiantare in superficie delle piante più piccole, che spesso muoiono per la cattiva manutenzione, per gli impianti di irrigazione che si rompono, per la poca terra e di cattiva qualità.
Gli esperti di inquinamento dicono che l'ossigeno a Milano è molto diminuito negli ultimi anni ed è questo il motivo del senso di soffocamento che sentiamo l'estate. Gli alberi, oltre a produrre ossigeno, proteggono dalle polveri sottili che entrano nei nostri polmoni e dal rumore e fanno ombra, diminuendo la temperatura che l'asfalto, il cemento ed i condizionatori d'aria fanno aumentare.
Il Sindaco sostiene che gli alberi tagliati verranno trapiantati in altri luoghi. Ma non possiamo concentrare il verde nei parchi di cintura ed eliminarlo nel centro della città. Il nuovo piano paesistico regionale prescrive la valutazione di impatto per i nuovi parcheggi e l'autorizzazione della Commissione Edilizia Integrata; il nuovo Codice dei Beni Culturali in vigore dal 1 maggio sottopone a vincolo monumentale le piazze e le vie create da più di cinquant'anni.
Per questo chiediamo al Sindaco di avere più rispetto per gli alberi di Milano, proponiamo di realizzare parcheggi sotterranei di minori dimensioni o con tecnologie che richiedono meno spazio come i parcheggi meccanizzati e di favorire il car sharing e il car pooling. Ma soprattutto di migliorare la rete del trasporto pubblico e l'offerta di concrete opportunità di utilizzo della bicicletta in città.
Info:0288450208-9
Maurizio Baruffi, consigliere comunale dei Verdi
Mariolina De Luca, consigliera di zona 3
Michele Sacerdoti, comitato di Piazza Oberdan

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