ALLARME DEI QUARTIERI: STOP AI TAGLI.
4 maggio 2004

Da: Corriere della Sera
Di: S. Rav.

Una giornata (di pioggia) dedicata agli alberi di Milano. Con un nuovo incontro-scontro a distanza tra i comitati di quartiere e il Comune: i primi in piazza in difesa delle piante, il secondo pronto a rispondere alle proteste con i numeri sul raddoppio del verde in città negli ultimi sette anni. Con la marcia degli alberi ieri la lotta contro l’avanzata dei box è arrivata davanti a Palazzo Marino: alcune centinaia di irriducibili hanno sfilato per la città da piazza XXIV Maggio a piazza della Scala per dire no all’abbattimento delle piante per fare posto ai posteggi. Immediata la risposta dell’assessore ai Parchi e Giardini, Riccardo De Corato: «Sulle trentanove aree dov’è in corso la realizzazione dei parcheggi saranno piantumati 1.600 nuovi alberi, al posto dei 436 abbattuti o trapiantati - osserva il vicesindaco -. Lo stesso criterio sarà applicato anche per i progetti in via di definizione, oggi contestati dai comitati di quartiere». La manifestazione a salvaguardia del verde si è svolta soprattutto al suono di due slogan: «Milano chiede più parchi e più verde» e «Basta con il taglio delle piante».
In corteo anche politici e rappresentanti di associazioni ambientaliste, tra i quali Carlo Monguzzi e Maurizio Baruffi (Verdi), il segretario cittadino Ds Pierfrancesco Majorino, il presidente di Legambiente Ennio Rota. Il capogruppo di Miracolo a Milano Basilio Rizzo riassume così i motivi della protesta: «I progetti per i parcheggi - spiega - potrebbero essere realizzati dove non ci sono alberi, o per lo meno senza sacrificarli». Di più: in una lettera al sindaco i Verdi sottolineano che con il nuovo Codice dei beni culturali e del paesaggio , entrato in vigore il primo maggio, le vie e piazze pubbliche create da più di 50 anni ora sono automaticamente protette da vincolo monumentale.
Ma De Corato ribadisce: «L’amministrazione non solo rispetta il verde, ma lo moltiplica: dal 1997 a oggi sono stati piantati 47 mila nuovi alberi». L’assessore ai Trasporti Giorgio Goggi insiste: «O lasciamo migliaia di auto in strada, a coprire gli spazi della città con un tappeto di veicoli inquinanti oppure - osserva - bisogna avere il coraggio di sacrificare due-tre alberi per parcheggio , certificati dalla divisione Parchi e Giardini . E mettere le auto sotto terra»

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