CRITICAL MASS, DIECI ANNI IN BICI CONTRO LE AUTO
28 settembre 2002

Da: Il Nuovo
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Da Montgomery Street a Piazza Mercanti. Il fantasma su due ruote del critical mass attraversa l'Oceano Atlantico per arrivare fino in Australia e Giappone, toccando non meno di 150 città. La marcia è avvanuta in un giorno speciale: la manifestazione ha compiuto 10 anni. E anche Milano, dove il movimento (di gambe e di pensiero) ha preso corpo a febbraio, ha festeggiato. Gli anarcociclisti sono partiti alle 18 e 40 da Piazza Mecanti (dove si riuniscono normalmente il giovedì sera) e hanno invaso la città nell'ora di punta per più di due ore.
La bici come filosofia di vita è nata a San Francisco il 27 settembre 1992, dal grido di protesta di alcuni ciclisti che rivendicavano l'utilizzo di un ponte su cui non potevano accedere. Da allora l'eco del grido "l'automobile non è l'unico mezzo di trasporto, ma solo il più dannoso", si è propagata in tutto il mondo, raccogliendo adesioni da ogni parte. Nel capoluogo lombardo alla fine della pedalata i ciclisti del Critical mass si sono dati appuntamento al Bulk per un aperitivo a suon di musica (con la Banda Ottoni) e di video. Chi lo desiderava, ha avuto la possibilità di lustrare la bici nella ciclo-officina.
Il suono dei fischietti ha dato il via alla pedalata. Secondo Luca Espi, di BiciG8, a pedalare erano in mille. "Ho paura a credere che sia vero", commenta Marcello, 31 anni, fotografo. "Ma a noi non interessano le cifre - ribatte Gianni, 35 anni fotografo anche lui -. Vogliamo solo dimostrare che una città libera dalle macchine è possibile".
Il gran traffico di auto e moto si è fermato per far passare le due ruote che non inquinano. Molti hanno protestato. Un uomo in giacca e cravatta, dopo essere stato circondato dalle bici per aver urtato un ciclista, ha chiesto aiuto a un poliziotto. Che ha annuito ma è rimasto senza parole. In Largo Domodossola i critical mass hanno sollevato in aria le loro biciclette con una atto di silenziosa protesta: "Siamo tutti gregari". E' il prossimo slogan che verrà stampato sulle nuove magliette. Ad annunciarlo è Walter, 31 anni fotografo, che spiega: "Siamo tutti secondi a qualcuno". Perché critical mass non ha leader né padroni.

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