UN AMBROGINO PER LA BICI
11 ottobre 2002

Da: Il Manifesto
Di: Maurizio Baruffi

Ogni giorno migliaia di milanesi salgono in sella e si attrezzano alla quotidiana battaglia nel traffico e nello smog. Nonostante i pochissimi chilometri di piste ciclabili, spesso frammentate in modo da renderne pressoché inutile l’esistenza, nel traffico arrogante e noncurante (quante portiere schiviamo ogni tragitto ?), con la difficoltà di posteggiare in un luogo sicuro e di scongiurare i furti, ogni giorno i ciclisti milanesi aumentano. Ognuno di loro (di noi !) meriterebbe un premio, perché contribuisce con il suo gesto a ridurre l’inquinamento (il PM10 è di nuovo fra noi per la stagione autunno-inverno), ad affollare di meno i mezzi pubblici, a decongestionare il traffico. L'Amministrazione però pensa alle due ruote come strumento per il tempo libero e si lava la coscienza per gli interventi che non programma e non progetta con il patrocinio di qualche sporadico raduno. La scelta di realizzare opere occasionali, di non costruire una rete di percorsi ciclabili sicuri, di non pubblicizzare l'uso integrato del mezzo bicicletta con la metropolitana è figlia di quell'approccio. Ed è quell'approccio che va ribaltato. Al decennale di Critical Mass ho sentito: << Non vogliamo le piste ciclabili, vogliamo che le strade siano ciclabili>>. La radicalità dell’azione collettiva della massa critica è l’elemento nuovo e più vitale della partecipazione civica degli ultimi tempi e pone una domanda di riconoscimento di diritti soggettivi e di bisogni dei cittadini che hanno scelto la mobilità sostenibile a fronte della paralisi da automobile. Anche la Milano delle istituzioni deve accorgersi di quella domanda.
Ebbene, ogni anno il Comune riconosce ai cittadini meritevoli le civiche benemerenze nella giornata di Sant'Ambrogio. Fra le motivazioni c'è anche quella di premiare chi si sia dedicato "con particolare collaborazione alle attività della pubblica amministrazione".
Nella nostra Milano da tanti anni, con caparbietà e determinazione, c'è qualcuno che si batte per dare più spazio alle biciclette, producendo stimoli e studi, promuovendo incontri, seminari, iniziative pubbliche. Si tratta di Gigi Riccardi, fondatore di Ciclobby e Presidente della Federazione Italiana Amici della Bicicletta. Ogni Sindaco, ogni Assessore, ogni Consigliere di qualsiasi forza politica o schieramento negli ultimi 25 anni è stato sollecitato all'azione da Riccardi. E sempre per promuovere l'uso della bicicletta. Cioè per rendere Milano più simile alle città europee, dove i ciclisti contribuiscono a ridurre l'inquinamento e il traffico, perché ogni bicicletta in più per le strade, è un'automobile in meno. A me pare che in questi nostri tempi l'impegno civile vada riconosciuto e premiato, soprattutto quando difende diritti invece che interessi. Per questo vorrei presentare, entro il 15 ottobre come da Regolamento, una proposta di riconoscimento per Riccardi, sottoscritta da tanti cittadini milanesi. Credo che non sarebbe solo un’attestazione nei confronti della persona, ma avrebbe anche una valenza simbolica più ampia, a favore dei ciclisti milanesi e delle loro biciclette.
Per raccogliere le adesioni metto a disposizione la mia casella di posta elettronica: mbaruffi@fuoriluogo.it

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