A CACCIA DELLA BICI GIALLA
21 ottobre 2002

Da: Il Nuovo
Di: Gisella Desiderato

Una dietro l'altra segnano il percorso ciclabile promesso da vent'anni. Ma che č ancora un pezzo di carta "parcheggiato" al comune di Milano. Sono le bici gialle che delimitano un itinerario di 6,4 chilometri tra i terraggi della cittā. Sono il segno dell'esasperazione di un gruppo di ciclisti. Che, stufi di aspettare, hanno preso vernice e pennello e hanno disegnato sull'asfalto quello che dovrebbe essere il "loro" percorso. Loro sono degli anonimi ciclo-arrabbiati, che si nascondono dietro una sigla: Siab (Sperimenta itinerari ambientalisti per biciclette). E che nell'occasione si sono trasformati in tanti Pollicino. Semplicemente per "rivendicare i loro diritti, mica per essere prepotenti", spiega Maurizio Baruffi, consigliere comunale dei Verdi che, con Ciclobby, ha mostrato il tracciato a un gruppo di ciclisti
I ciclisti "fai da te" sono quasi tutti professionisti di mezza etā che usano le due ruote silenziose per andare al lavoro. E che ogni giorno sfidano il traffico milanese. "Sono stanco delle acrobazie che quotidianamente mi toccano", racconta un insospettabile commercialista. Che, come gli altri arrabbiati Siab, sfrutta l'oscuritā notturna per disegnare le bici gialle. Pur sapendo che č un atto illegale.
La rabbia monta sui numeri: "330 chilometri di pista ciclabile progettati dal comune dal 1980 e inseriti nel piano urbano del traffico del maggio del 2000, 70 giā esecutivi. Ma, in circa due anni, ne sono stati realizzati solo una decina". A snocciolare le cifre č Stefano Melloni, presidente di Ciclobby, che sogna una Milano come Berlino dove ci sono ben 900 km di pista ciclabile. "Il formarsi di questi movimenti spontanei č il sintomo di un malessere che andrebbe ascoltato", commenta Baruffi.
I ciclo- arrabbiati cercano di farsi sentire. Per ora riescono sicuramente a lasciare le loro tracce in giro per la cittā (le bici gialle formano un vero e proprio cerchio, una pista ciclabile finita, che va da Campo Lodigiano a Largo Richini). A volte, pur non volendo, si fanno anche vedere. Ma questo accade solo quando vengono beccati da qualche vigile urbano che si appresta a redigere subito un verbale. "Negli ultimi mesi sono aumentate le multe verso persone sorprese nell'atto di disegnare strisce gialle sull'asfalto", dicono i vigili. Ogni ribelle deve pagare un prezzo: quello dei ciclisti Siab č 32 euro, oltre all'obbligo di rimuovere il manufatto.

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