"PIT BULL, LE REGOLE CI SONO MA NON SI RISPETTANO"
3 novembre 2002

Da: Corriere della Sera
Di: Davide Gorni

Linea dura contro i pit bull. Contro i cani aggressivi. Tutti chiedono provvedimenti, decisioni, interventi. Eppure un'ordinanza regionale, firmata da Carlo Borsani, "esiste già da due anni", ricorda Vittorio Carreri, dirigente dell'Unità prevenzione dell'assessorato alla Sanità del Pirellone. Così come già dovrebbe funzionare "una legge regionale del 1987 che impone ai Comuni e alle Asl di tenere un'anagrafe canina, ma solo il 20 per cento degli animali esistenti a Milano è regolarmente registrato", accusa Maurizio Baruffi, consigliere dei Verdi a Palazzo Marino. Non è tutto. L'articolo tre, comma M, del regolamento per le case popolari dell'Aler vieta di tenere "cani, gatti e animali che arrecano disturbo agli altri inquilini", pena l'annullamento del contratto: vale a dire la perdita del diritto di avere un'abitazione a condizioni agevolate.
"Il problema è che siamo impotenti. Possiamo fare poco, o nulla, contro i trasgressori", dice Vincenzo Guerrieri, vertice dell'Aler di Milano e da poche settimane nominato anche presidente nazionale di Federcasa. "Nessuno fa rispettare le norme in vigore", rincara Baruffi. Così, gira e rigira, si torna sempre al punto di partenza. Si torna alla solita domanda: cosa fare? "E' questo che indispone: possibile che non si possano prendere provvedimenti? La giunta comunale ha adottato la tolleranza zero contro le cacche dei cani. E per la sicurezza?", si domanda il consigliere verde.
"Purtroppo quando accade qualcosa negli alloggi popolari, la responsabilità è sempre dell'Aler", sottolinea Guerrieri, elencando i provvedimenti che l'Azienda adotta: "Vengono affissi cartelli di divieto, effettuiamo controlli, inviamo diffide. Ma niente". Forse la stessa proprietaria del pit bull che ha ferito Sonia, la bimba di tre anni aggredita nel palazzo dove abita in via Tracia 4, "può aver ricevuto una diffida. Verificheremo. Di sicuro sia la famiglia del cane sia quella della bambina azzannata sono abusive", spiega il presidente dell'Aler. Per poi aggiungere: "Sono tollerati i gatti negli alloggi: fanno compagnia agli anziani. Ma i cani, soprattutto quelli aggressivi, non ci possono, anzi non ci devono stare". Addirittura il consigliere regionale di An, Pier Gianni Prosperini, ha presentato un disegno di legge in cui chiede di vietare "di tenere pit bull in casa, come avviene per leoni, tigri e leopardi".
Da parte sua l'assessore all'Ambiente del Comune, Domenico Zampaglione, si prepara a studiare nei dettagli la proposta di istituire un patentino per gli animali pericolosi e promette "provvedimenti più incisivi", per evitare episodi come quello di giovedì in via Tracia. Intanto migliora la piccola Sonia: è sempre ricoverata al San Carlo ma "si sta riprendendo", dicono i familiari. Per ora i genitori non hanno ancora presentato querela. E i due pit bull sono tuttora affidati alla proprietaria.

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