A PIEDI E IN BICI CONTRO LO SMOG
20 gennaio 2002

Da: Il Nuovo
Di: Ketty Areddia

MILANO - Le strade fuori dal centro di Milano sono deserte. Per la seconda domenica consecutiva senza auto i milanesi si sono dati appuntamento in centro. Una famiglia si gode il silenzio e la calma di via Manzoni. Papà e mamma sono d'accordo con il blocco del traffico, anche nei giorni feriali: "Lavoro fuori Milano - dice il capofamiglia, che porta il passeggino - e uso la macchina perché mi obbligano a non farlo, però sarebbe un'ottima soluzione istituzionalizzare le domeniche a piedi".
A piazza Duomo, frequentatissima per l'occasione due anziani signori approfittano della giornata ecologica per promuovere il monopattino ellettrico "a inquinamento zero". Il mondo per loro due "gira in monopattino". "Sono un ingegnere elettrico - dice Roberto, 69 anni - sono convinto che ci sono alternative ai combustibili inquinanti, per esempio l'energia elettrica o l'idrogeno, ma nessuno vuole combattere l'egemonia del petrolio".
Attrazione della domenica a piedi milanese, oltre alle vetrine con gli ultimi saldi, sono gli artisti di strada. In corso Vittorio Emanuele la gente si ferma a guardare incantata "l'immobile Nettuno", uno dei mimi del Duomo, mentre l'atmosfera è riscaldata dal sole e dai concerti che si organizzano lungo la via, come quello dei peruviani che ne approfittano per vendere le loro cassette.
Si divertono di meno, impegnati nei controlli, i vigili urbani. Fermano in media quattro volte in sette chilometri e ci sono posti di blocco in quasi tutte le piazze. "Ne abbiamo fermati abbastanza - spiega un agente - l'80 per cento ha preso la macchina per motivi di lavoro e altri per banchetti per matrimoni". Un suo collega, poco più avanti, ferma la macchina e non si fida del tesserino dei giornalisti. Si chiede: "Ma è sicuro che i giornalisti possono?".
Lungo i bastioni di Porta Venezia una ragazza approfitta della strada tutte per lei e cuffiette alle orecchie fa jogging. Altri percorrono le vie della città vuota in bicicletta e sono in tanti a darsi allo sport nei giardini di porta Venezia.
E' la giornata ideale per la protesta degli ambientalisti che da tempo invocano un'aria più pulita a Milano. Wwf, Legambiente, i Verdi, bandiere delle associazioni al vento, si sono dati appuntamento alle 15 davanti all'Arengario e poi hanno sfilato lungo corso Vittorio Emanale, fino a San Babila. Hanno srotolato uno striscione che recita: "Il Traffico uccide Milano Albertini se ne frega".
"Il sindaco commissario commenta Maurizio Baruffi - consigliere comunale dei Verdi - perché non utilizza il suo potere straordinario istituendo nuove aree pedonali e zone a traffico limitato. Per esempio tutta l'area del centro e le mura spagnole?". Baruffi non risparmia critiche a Formigoni per il "rosario di indicazioni ai cittadini che gli ambientalisti propongono da più di 20 anni" (uso collettivo dell'auto, uso dei trasporti pubblici, migliore qualità della vita).

Fonte: Il Nuovo

Torna all'archivio cronologico

Torna all'archivio tematico

Segnala questa pagina via email

Torna alla pagina principale