"TROPPI CANI NON REGISTRATI CHE SONO POTENZIALI KILLER"
3 novembre 2002

Da: La Repubblica
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"Una sparata, il jolly giocato per non parlare delle omissioni, della totale assenza di controlli, del vuoto assoluto". È il giudizio che il consigliere comunale verde Maurizio Baruffi dà della proposta fatta ieri dall'assessore all'Ecologia Domenico Zampaglione: un patentino per i proprietari di pitbull e altre razze aggressive.
Perché dissente?
"Perché per affrontare i problemi legati alla presenza di cani pericolosi basterebbe applicare le leggi che già ci sono. Non ha senso introdurre un patentino quando non si riesce nemmeno a fare in modo che tutti gli animali in circolazione vengano iscritti alla anagrafe canina, come previsto. L'amministrazione non sa neanche quanti cani ci sono in città, dove, di che razza. E sottovaluta il problema".
Che si può fare, allora?
"Per trovare soluzioni costruttive e positive serve avere almeno una idea dell'esistente, applicando le norme in vigore. Ma il censimento non c'è. I cani "milanesi" registrati non superano la metà di quelli in circolazione. Secondo alcune associazioni animaliste è addirittura il 20 per cento. A che serve dare il patentino, se prima non sa dove sono i cani pericolosi e chi sono i proprietari? A niente, se non a spostare l'attenzione su altro, a celare le omissioni e le carenze".
Qualche esempio?
"Per le cacche i vigili hanno applicato la "tolleranza zero". Per chi gira con cani non registrati, senza museruola o senza guinzaglio questo non succede. Controlli prossimi allo zero, multe anche. Non vengono fatte nemmeno valutazioni di qualità sui casi di aggressioni e sulle lesioni riportate dalle vittime, cosa che consentirebbe ad esempio di capire quali razze siano da monitorare. E, anche se è previsto dalle norme, non vengono coinvolti nelle vigilanza i soggetti abilitati, guardie dell'Enpa ed associazioni zoofile".

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