STAZIONE CENTRALE, INIZIA LA BATTAGLIA SUL PROGETTO
11 novembre 2002

Da: Il Nuovo
Di: Ketty Aredia

La Stazione Centrale come la Scala. Sul progetto di ristrutturazione del grande scalo ferroviario milanese i consiglieri d'opposizione a Palazzo Marino sollevano già il timore che il Comune si muova con la stessa "riservatezza" che ha accompagnato il restauro del Piermarini. Il consigliere comunale comunale dei Verdi, Maurizio Baruffi, presenterà a questo proposito una interrogazione, chiedendo di conoscere con precisione il progetto e i tempi di approvazione dei lavori.
Intanto il sindaco Gabriele Albertini dovrebbe incontrare oggi stesso il responsabile del progetto architettonico di rifacimento proposto dalla società Grandi Stazioni. Già alcuni atti sono stati depositati presso gli uffici tecnici del Comune di Milano e il mistero comincia ad addensarsi. Infatti non è stato chiarito ai consiglieri che ne hanno fatto richiesta se sarà possibile esaminare il progetto nelle commissioni competenti e in Consiglio Comunale.
"Non vorrei che si ripetesse l'esperienza della Scala - ha dichiarato Baruffi -. Opere di così vasta importanza non possono essere trattate solo dalla Giunta, senza coinvolgere il consiglio comunale, il consiglio di zona competente e la città".
Da alcune settimane pende la richiesta di convocazione della Commissione Urbanistica (firmata da tutti i consiglieri delle opposizioni) alla presenza di un rappresentante competente della Giunta Albertini e dei responsabili della società Grandi Stazioni per conoscere i dettagli del progetto di ristrutturazione.
L'interrogazione di Baruffi sottolinea che "il finanziamento per la ristrutturazione, legato alla legge Lunardi, prevede una conferenza dei servizi durante la quale il Comune e la Soprintendenza esprimano un parere. Non è chiaro se questo appuntamento (fra Albertini e i responsabili di Grandi Stazioni) sia l'avvio ufficiale della Conferenza necessaria per la formulazione dei pareri (entro 90 giorni) da parte del Comune e della Soprintendenza".
Infine Baruffi chiede "in cosa consiste il progetto esecutivo e se sia possibile visionarlo, se e in quali i tempi il consiglio comunale e il consiglio di Zona 2 dovranno esprimere le proprie valutazioni e le eventuali varianti migliorative". Ammesso che siano chiamati a farlo.

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