CORO DI CRITICHE ALL'ORDINANZA ANTI-PITBULL
6 novembre 2002

Da: Il Nuovo
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Addio corse nei parchi, addio leccate come baci al padrone. Pugno di ferro, museruola ben stretta e guinzaglio serrato: per i cani milanesi arrivano tempi duri. Con un'ordinanza firmata dall'assessore alla Sanità Carlo Borsani, la Regione Lombardia ha addirittura inasprito la già dura normativa in materia di "gestione" dei cani.
Come ha spiegato lo stesso Borsani, sull'ordinanza hanno pesato recenti episodi di cronaca che hanno visto spesso i cani protagonisti al negativo. Tanto che in molti hanno già ribattezzato la norma "ordinanza anti-pitbull".
L'ordinanza, tuttavia, ha suscitato molti malumori. Molto poco tenuti fra i denti quelli provenienti da Palazzo Marino. "Caro Carlo, è comprensibile l'esasperazione dell'opinione pubblica per gli incidenti avvenuti nelle ultime settimane, ma questo non giustifica il nuovo decreto sugli obblighi dei padroni di cani che hai firmato forse in modo un po' troppo frettoloso e imprudente", scrive Roberto Predolin, assessore Commercio ed Artigianato del Comune.
E se Predolin fa notare, con ironia, che in un ipotetico "confronto tra il numero di aggressioni di cani nei confronti di cittadini milanesi e il numero di aggressioni subite dai cittadini da parte di loro simili, milanesi e non", la parte dei cattivi è senza dubbio dei bipedi, il consigliere dei Verdi Maurizio Baruffi arriva ad augurarsi "che il presidente della Regione intervenga con fermezza per impedire che uno scempio (inutile e demenziale) di tale portata si compia. Se vogliamo discutere seriamente delle misure necessarie per ridurre i casi di aggressione, evitiamo di coprirci inutilmente di ridicolo con misure inapplicabili, inadeguate, fobiche e ingiuste".

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