I VERDI: LA STAZIONE DIVENTERÀ UN CENTRO COMMERCIALE
25 novembre 2002

Da: Il Nuovo
Di: Ketty Areddia

"Rifare la Stazione Centrale di Milano per la giunta Albertini equivale alla ristrutturazione di un appartamento". Ad affermarlo è il consigliere dei Verdi Maurizio Baruffi che discuterà in consiglio comunale un'interrogazione sul progetto di ristrutturazione del grande scalo ferroviario, insieme a Emanuele Fiano (Ds), Letizia Gilardelli (Italia dei Valori), Basilio Rizzo (Miracolo a Milano) e Sandro Antoniazzi. Secondo i consiglieri d'opposizione e secondo l'architetto Michele Sacerdoti, esponente del comitato in Difesa della stazione Centrale, lo scalo sarà trasformato completamente e diventerà "un grande Autogrill, con 12 mila metri quadrati circa di nuovi negozi".
"Il progetto - prosegue in una nota il Verde Baruffi -, raddoppia le percorrenze dei passeggeri dalla metropolitana ai binari, costringendoli a passare davanti alle vetrine de negozi in un percorso obbligato, anche se non vogliono acquistare nulla. Numerose strettoie rallentano il passaggio, vedremo cosa succede nelle ore di punta dei pendolari".
Il restyling della Stazione Centrale dovrebbe prevedere, inoltre, il rifacimento delle vetrate e dei serramenti considerato "inutile" dai consiglieri del centrosinistra e la chiusura della galleria delle carrozze ai taxi, la cui fermata dovrebbe essere spostata all'aperto. "La galleria delle carrozze chiusa al traffico delle auto - sostiene Baruffi -, diventa uno spazio abbandonato dove dopo la chiusura del metro non passerà più nessuno".
Ma a parte il progetto in sé, l'opposizione non accetta il fatto che il disegno non sia passato dal controllo del consiglio comunale e dal consiglio di Zona 2, che si è espresso più volte in maniera contraria. L'opposizione, invece, ha chiesto la convocazione di una Commissione ad hoc già dalla metà di ottobre.
"Il tempo per formulare osservazioni e perché la città sia messa a conoscenza delle cose c'è ancora. Se non c'è nulla da nascondere - come sostengono i responsabili di Grandi Stazioni - perché nulla viene mostrato? E' ovvio l'interesse dei progettisti di non dare pubblicità ai dettagli del progetto per evitare che qualunque cosa venga messa in discussione, meno ovvia è la complicità offerta a Grandi Stazioni dal Comune di Milano" ha commentato Maurizio Baruffi (Verdi).
Una fetta di Milano, insomma, è preoccupata per una replica di "mancata trasparenza già vista per la ristrutturazione della Scala". Ed è preoccupata anche per la "volontà di eliminare le decorazioni e di uniformare tutte le stazioni italiane secondo un modello centralista com'è stato dichiarato recentemente dal progettista, l'architetto Marco Tamino. "La stazione Centrale, esempio di pregevole architettura del 1910-20 - conclude Baruffi - meritava un progetto specifico all'altezza del suo pregio e sarebbe stato opportuno presentare il progetto alla città e raccogliere i suggerimenti delle varie categorie e invece il sindaco e la sua giunta lo hanno mantenuto segreto".

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