PIERCING PROIBITO AI MINORI DI DICIOTTO ANNI
19 dicembre 2002
Da: La Repubblica
Di: Lorenza Pleuteri
"Non possono essere effettuati procedimenti di piercing e tatuaggi su soggetti di età inferiore a 18 anni". Lo prevede, all'articolo 15, il nuovo regolamento comunale dell'attività di estetista in discussione questa sera in consiglio comunale. O meglio, lo prevederebbe. Perché i consiglieri Maurizio Baruffi e Daniele Farina, rispettivamente dei Verdi e di Rifondazione, hanno scovato il passaggio proibizionista prima che il documento venisse distrattamente esaminato e votato. E hanno aperto il fuoco di fila contro il diktat, chiamando alla mobilitazione scuole, centri sociali, gruppi giovanili. Il no ad anelli alle narici e disegni sulla pelle, per i minorenni, ai due consiglieri non sta affatto bene. Per due ordini di motivi. "Creare nuovi proibizionismi - spiega Baruffi - di per sé è sbagliato". E il veto ai piercing e ai tatuaggi, secondo loro, otterrebbe risultati opposti a quelli dichiarati dai compilatori del regolamento: "L'assessore al commercio Marco Predolin, l'autore di questa pensata - continua il consigliere verde - l'ha inserita nel capitolo sulle norme igienico-sanitarie, dicendo che una tale scelta va nella linea delle indicazioni avute da imprecisati medici. La realtà è che se il diktat passerà, i ragazzini finiranno davvero con il correre dei rischi. Andranno a farsi forare e tatuare da gente non qualificata e non controllata, di nascosto, senza la minima tutela".
Per questo assieme al collega Tinelli nella notte, Baruffi sta preparando un paio di emendamenti libertari. "Il divieto va rimosso del tutto o, proprio al limite, portato da 18 a 14 anni". Nulla da eccepire, invece, su un altro articoletto. Quello dove si dice che per mettere gli orecchini a una neonata o a una bimba, sempre che si tratti di un solo pendente per lobo, i centri estetici debbano avere il permesso dei genitori.
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