PIERCING LIBERO, MA PER I TATUAGGI AGLI UNDER 14 SERVE IL SÌ DI MAMMA
20 dicembre 2002

Da: Il Giorno
Di: E.F.

Non si potranno più eseguire tatuaggi a chi ha meno di 14 anni, senza il consenso scritto dei genitori. Lo prescrive un articolo del nuovo regolamento per estetisti, messo a punto dalla Giunta, che è andato in discussione ieri sera in Consiglio comunale.
La nuova disciplina ieri in attesa di essere votata fino a tarda ora in aula, avvicina maggioranza e opposizione, dopo le polemiche della vigilia, quando sembrava che piercing e tatuaggi venissero vietati a tutti i minorenni.
Il vecchio regolamento dell'attività di estetista nulla prevedeva rispetto a tatuaggi e piercing. Recentemente la giunta aveva approvato invece una norma apposita, che prevedeva all'articolo 15 del nuovo regolamento di estetista il divieto di piercing e tatuaggi sui minorenni. Circa il piercing sul lobo dell'orecchio (uno solo a persona), si stabiliva il consenso dei genitori per i minorenni.
L'assessore al commercio Roberto Predolin ha però scoperto che la normativa nazionale che lui aveva recepito e sulla quale era stata basata la normativa, in realtà non è mai stata approvata. Quindi, non avendo una legge nazionale di riferimento, era impossibile per il Comune emettere alcun divieto.
Così Predolin ha concordato un emendamento con la maggioranza che di fatto annulla tutta la normativa comunale precedente. L'unica regola che sopravvive è dunque quella relativa ai tatuaggi, vietati agli under 14 senza il consenso dei genitori.
"Hanno dovuto fare marcia indietro - dichiara Maurizio Baruffi (Verdi) - solo perché abbiamo portato il testo della normativa ministeriale in vigore. La nostra proposta è quella che l'assessorato ai Giovani faccia una campagna informativa nelle scuole per spiegare i danni alla salute che può subire chi si fa fare tatuaggi da persone non autorizzate, con i rischi di infezione. E che spieghi ai giovani che si possono fare dei tatuaggi non indelebili. In questo modo il Comune farebbe qualcosa nei suoi compiti, cioè educare i giovani, e non ci sarebbe alcun problema né di proibizionismo né di ideologia".

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