«EMERGENZA RIFIUTI IN CITTÀ»
28 febbraio 2003

Da: Corriere della Sera
Di: Laura Guardini

"L'emergenza rifiuti è alle porte, siamo tornati indietro di 11 anni". "Per niente: si tratta della crisi passeggera di una città in grado di smaltire autonomamente il suo pattume". E' botta e risposta tra Verdi da una parte e Amsa dall'altra: oggetto del contendere, le oltre 2 mila tonnellate di spazzatura che Milano produce ogni giorno. Sullo sfondo, ma non troppo, le 600 tonnellate che - hanno spiegato ieri i consiglieri regionale Carlo Monguzzi, provinciale Pietro Mezzi e comunale Maurizio Baruffi - si potrebbero recuperare se l'Amsa decidesse di tornare alla raccolta differenziata della frazione organica nelle abitazioni e non solo nella grandi utenze: un criterio di smaltimento che la ex municipalizzata - come ha spiegato il suo presidente Giuseppe Bencini con una lettera al Corriere - non ritiene vantaggioso.
"In poche settimane l'Amsa è stata costretta a spedire fuori provincia 8 mila tonnellate di rifiuti", hanno detto ieri gli ambientalisti, riferendosi ai quantitativi di pattume smaltiti in provincia di Caserta oltre che negli impianti di Brescia e Dalmine. "Accade perché l'inceneritore Silla 2, benché nuovo, non funziona a dovere, mentre l'impianto della Maserati, come la discarica di Inzago sono ormai prossimi alla chiusura. Manca qualsiasi programmazione: l'unica proposta della nuova legge regionale propone una pericolosa "libera circolazione" dei rifiuti", è il giudizio dei Verdi.
"Si tratta di una situazione passeggera - replicano dall'Amsa -. In realtà Milano è al 32% di raccolta differenziata e al 37% per quanto riguarda lo sfruttamento del calore della combustione dei rifiuti. Purtroppo, dopo l'incidente di dicembre alla Maserati, che costò la vita a due operai, quella linea è sotto sequestro, mentre a Silla 2 una delle tre linee sarà ferma per manutenzione fino a luglio".

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