«TRAFUGATI GLI ATTI DEI VERDI» MARRA AI PM: «NON RICORDO»
29 marzo 2003

Da: Corriere della Sera
Di: Paolo Biondani

L'inchiesta sul Comune raddoppia: al caso dei 92 emendamenti-fantasma ora si aggiunge il giallo degli emendamenti trafugati. Una presunta manovra-bis della maggioranza che, stando alle deposizioni di almeno due funzionari comunali, puntava a colpire il gruppo dei Verdi e indirettamente tutta l'opposizione: i primi emendamenti (veri) del centrosinistra, infatti, sarebbero stati "passati" in anteprima proprio al ragioniere incaricato di "riempire" i 92 presentati in bianco dal centrodestra, il 13 marzo, per approvare il bilancio senza ostacoli nè contestazioni.
MARRA NON RICORDA - Come realizzatore di questo primo blitz anti-ostruzionismo, i due funzionari hanno indicato il presidente del consiglio comunale, Giovanni Marra. Il suo interrogatorio puntava soprattutto a chiarire se il presunto ordine di trafugare gli emendamenti dei Verdi fosse una sua iniziativa o, al contrario, se lui fosse solo l'esecutore di una strategia decisa da altri politici. Marra, però, non ha aiutato in alcun modo la Procura. Secondo Vitaliano Berton, il funzionario ora indagato per falso, proprio Marra gli aveva ordinato non solo di ricevere i 92 emendamenti in bianco, ma anche di "prendere quelli dei Verdi per darli a Giancarlo Penco", cioè al ragioniere responsabile del bilancio. "Non ricordo", ha replicato Marra. Lo stesso Penco, che non è indagato, avrebbe testimoniato di aver ricevuto in anteprima anche gli emendamenti dei Verdi. "A maggior ragione non ricordo", ha però bissato Marra.
"VIVA LA FERRARI" - I difensori negano che l'esponente di Forza Italia, "una persona perbene a detta di tutti", si stia sacrificando per salvare altri. "In realtà non esiste alcun reato - spiega l'avvocatessa Daria Pesce, che lo assiste con Angelo Giarda -. I 92 documenti sequestrati erano semplici proposte di emendamenti, che è obbligatorio ricevere senza poter fare alcuna valutazione sul contenuto: come ha ben spiegato lo stesso Marra ai pm, non si può respingerli neppure se c'è scritto "viva la Ferrari". L'ammissibilità si valuta dopo, quando vengono portati in consiglio. E comunque l'atto pubblico, e quindi l'ipotesi di falso, nasce solo se l'emendamento è approvato". La stessa tesi sarebbe illustrata in un memoriale che i legali di Albertini e De Corato avrebbero già trasmesso alla Procura.

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