DETTA COSÌ, SEMBRA UNA MEZZA BARZELLETTA...
2 aprile 2003

Da: Il Giorno
Di: E. F.

Detta così, sembra una mezza barzelletta. Quasi 500 milanesi inviano una petizione al Comune, per chiedere un semaforo sulla via più pericolosa di Milano. La motivazione? Troppi incidenti e investimenti. Sentite la replica: il semaforo non si può fare, ma intanto togliamo le strisce pedonali.
Nel primo pomeriggio di ieri, in corso XXII marzo, all'altezza di Piazza Grandi, si è svolto il sopralluogo dei tecnici della Polizia Municipale, con un funzionario dell'assessorato al traffico, per valutare la realizzazione dell'intervento.
I cittadini avevano chiesto di rendere più sicuro un passaggio pedonale dove si erano verificati spesso incidenti (almeno 20 l'anno all'incrocio fra via Piolti dè Bianchi e corso XXII marzo e altrettanti a quello fra via Compagnoni e corso XXII Marzo, stando alle informazioni della Polizia Municipale), installando un semaforo a chiamata. Ma il settore Traffico del Comune ha deciso di rispondere con la cancellazione delle strisce.
Una decisione che ha sollevato molte perplessità tra i residenti, specie in un periodo in cui il nodo della sicurezza stradale in città risulta prioritario, anche dopo la campagna di stampa sollevata proprio da "Il Giorno".
Oltretutto corso XXII marzo risulta la strada col maggior numero di incidenti per chilometro a Milano (162,38) e la strada con più feriti per chilometro (257,23). I dati non provengono dai cittadini firmatari ma dalla pubblicazione "Analisi e strategie per la sicurezza stradale a Milano", pubblicato nell'aprile 2002 dalla Direzione della Polizia Municipale.
Il semaforo pedonale era stato richiesto fin dal giugno 2002 con la presentazione di una petizione sottoscritta da 470 cittadini. Ieri alle 14.30 erano presenti al sopralluogo anche alcuni firmatari e i Consiglieri Comunali Maurizio Baruffi (Verdi) e Marco Cormio (Ds), insieme ad alcuni consiglieri di zona dei Verdi .
Ma quali le motivazioni della scelta? Nel tratto attualmente i passaggi pedonali sono 4. L'assessorato ne lascerebbe due, sui quali verrebbero collocati dei segnalatori luminosi che ne evidenziano la presenza.
Nel tratto che va dal Rolling Stone alla periferia, in corrispondenza di piazza Grandi, il Comune farebbe poi una leggera modifica al marciapiede, che verrà allungato. Sarà poi creato un cordolo a difesa della corsia preferenziale, di modo che le auto non possano più attraversare il corso, passando da una parte all'altra della piazza Grandi. Una manovra vietata, ma ampiamente effettuata, che in effetti provoca molti incidenti.
La rimozione delle strisce potrebbe avere una spiegazione, all'apparenza: venendo da via Piolti de Bianchi, infatti c'è una svolta a destra e subito dopo le strisce, l'automobilista potrebbe non vedere il pedone, proprio perché svolta guardando prima a sinistra per accertarsi dell'arrivo di nuove auto. Ma sul lato opposto della strada, la situazione è esattamente speculare, e le strisce invece non verranno rimosse? Qual è dunque il criterio?

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