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candidato al Senato per il Partito Democratico

Zincar, un pasticcio alla milanese fra le correnti di Forza Italia

INTERVENTI IN BOZZA
SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE
DEL 19 NOVEMBRE 2008

omissis
Sulla delibera N/204 – Zincar.
Il Presidente Palmeri così interviene:
“Grazie, consigliere Pagliarini. La parola al consigliere Baruffi”.
Il consigliere Baruffi così interviene:
“Io credo che questa vicenda della Zincar sia un pasticcio, un ennesimo pasticcio di fronte al quale abbiamo difficoltà a capire come stiano realmente le cose, e ce l’abbiamo ancora di più dopo le prime audizioni fatte in Commissione, e credo che per deliberare serenamente in Consiglio Comunale avremmo bisogno di ulteriori approfondimenti in Commissione. Credo che sia un pasticcio, questa vicenda, perché si palesa, da quello che abbiamo sentito, uno scarico di responsabilità rispetto all’attuale situazione della società, che tutti concordano nel definire comunque una situazione di emergenza, debitoria grave eccetera, ma c’è questo palleggio di responsabilità fra chi ha gestito negli due anni sostanzialmente, un anno e mezzo, le attività di questa società che rimbalza, come dire, alle Amministrazioni precedenti la colpevolezza di una situazione finanziaria ed operativa, gestionale difficile e chi, all’interno dello stesso Consiglio d’Amministrazione, oggi invece solleva questioni differenti, attribuendo responsabilità precise anche a chi ha gestito la società in questi ultimi mesi. E’ un pasticcio perché è una vicenda che sembrerebbe tutta interna a Forza Italia, cioè al partito di Maggioranza che guida la città. Perché dico interna a Forza Italia? Perché il Presidente del Consiglio d’Amministrazione ed uno dei Consiglieri di Amministrazione sono stati nominati dal Sindaco, così come anche il terzo componente, nella quota di indicazioni riservata ai Consiglieri Comunali e vengono… sono state nominate persone indicate da Consiglieri Comunali di Forza Italia. Il Sindaco, con una sua scelta, secondo me molto discutibile, ha scelto di nominare in quel Consiglio d’Amministrazione una persona che ricopriva e ricopre la carica di Consigliere Comunale di Milano all’interno del Gruppo di Forza Italia, quindi mettendo un Consigliere Comunale a gestire una società di proprietà comunale, che deve eseguire commesse per conto del Comune. Ed io credo che questo sia un pasticcio in partenza. Ma, come dire, non finisce qui, perché poi è il Comune, nella persona di chi rappresentava il Comune all’assemblea societaria del 28 maggio 2007, che indica come Presidente del Consiglio d’Amministrazione il collega, che è anche Consigliere Comunale e che è anche in quel Consiglio d’Amministrazione. E quindi accumula, come dire, in questo un intreccio di responsabilità e di mancata distinzione di ruoli fra il ruolo di indirizzo e di controllo che il Consiglio Comunale deve svolgere anche sull’attività delle società controllate dal Comune, ed il ruolo di amministratore di questa società. Aggiungo di aver sempre letto, sentito dire, credo risulti anche sicuramente da articoli di giornale, ma forse anche in qualche affermazione a verbale, che quel Presidente di società, Consigliere Comunale, non percepiva alcun compenso per quell’incarico. Io leggo da un verbale che ci è stato consegnato oggi da un Consigliere d’Amministrazione che in quello stesso Consiglio d’Amministrazione si è deciso il compenso per gli amministratori della società, un compenso modesto, se vogliamo, nel senso che è di 8.000 euro l’anno, però… leggo questa cosa, che finora avevo saputo, come dire, non esistere, ma magari è un’informazione che ho avuto io in modo parziale, sbagliata, errata. Se ho sbagliato sono lieto che qualcuno mi corregga, magari l’Assessore che sicuramente sarà informato di questo, come di tutte le altre vicende che riguardano la società controllata dal Comune e che rispondeva direttamente agli incarichi, alle commesse gestite dal Settore Mobilità e Trasporti del Comune di Milano. Però, insomma, queste sono cose magari piccole, ma che già evidenziano il grande pasticcio che abbiamo di fronte. Così come, credo, appunto che quella responsabilità originaria, cioè di nomina di un Consigliere Comunale all’interno di un Consiglio d’Amministrazione in una società controllata dal Comune sia stato un errore grave del Sindaco Letizia Moratti, che non può far finta di niente rispetto ad un atto che lei ha voluto e firmato. E’ il Sindaco che deve rispondere di quello che fanno gli amministratori da lei nominati a guidare le società di proprietà comunale, perché non è Babbo Natale che ha nominato il collega alla Presidenza di quella società, è il Sindaco di Milano che l’ha nominato nel Consiglio d’Amministrazione ed è il Comune di Milano che ha proposto che quella persona diventasse Presidente di quella società, ed il Comune di Milano non è Babbo Natale. Poi sentiamo in Commissione una relazione del Presidente della società che ci dice che ci sono un sacco di pasticci della gestione precedente. Gestione precedente che è vissuta sugli atti del Sindaco commissario, che con i famosi poteri straordinari concessigli ha non solo deliberato le quote di Zincar al 51% da parte del Comune, ma ha poi via via, assegnato tutte le famose commesse, alcune delle quali, stando alla relazione che l’altro ieri in Commissione ci ha fatto il Presidente della Società, hanno degli aspetti poco chiari dal punto di vista proprio della rendicontazione, perché risultano cifre, bandi di gara ad un valore superiore di quelli a cui dovevano essere assegnate. Queste sono affermazioni che ha fatto il Presidente della società in Commissione Bilancio l’altro ieri. Allora questo credo sia un grosso problema che noi abbiamo di fronte, e rispetto al quale non ci si libera del problema liquidando la società o liquidando la partecipazione del Comune in quella società, il problema rimane. Così come io credo che sia una vicenda curiosa quella per cui tutto questo viene oggi, emerge oggi, emerge in queste ultime settimane ma, come dire, c’è stato un anno e rotto di tempo per accorgersi di quello che succedeva. Cioè, quali sono stati i… il mandato che la Giunta ha dato… Io questo l’ho chiesto l’altro ieri in Commissione all’assessore Croci, e non ho avuto né risposta né atti, glielo richiedo in aula in modo tale che magari quegli atti che ho richiesto in Commissione arrivino, e non fra un mese, ma possibilmente entro la votazione che noi dobbiamo fare, perché io ho chiesto copia degli atti di Giunta nei quali la Giunta ha dato mandato a qualcuno di rappresentarla in sede di assemblea, e sulla base di che cosa, di quale mandato, per dire cosa? Cosa va a fare un Assessore, delegato dalla Giunta, ad un’assemblea…? Non so, a sentirsi raccontare vicende o a dire quello che il socio vuole che la società faccia? Allora io questi atti li voglio prima che si voti. Non posso pensare che magari esiste un atto in cui la Giunta ha dato un indirizzo, che scopriamo essere tutt’altro da quello che poi è stato fatto. Ma questo vale non solo per questa Amministrazione, perché poi è ora di finirla con la scusa che esiste la continuità amministrativa quando si tratta di mandare avanti magari progetti sbagliati, almeno dal mio punto di vista, o atti che comunque, come dire, ci si trincera dietro al fatto di averli ereditati per mandarli avanti e poi si nega la continuità amministrativa quando invece si tratta di affrontare questioni spinose. Allora il problema non è solo di avere gli atti del 2006 e 2007, ma anche quello del 2005, perché se il Comune ha acquistato le quote di quella società a dicembre del 2004, visto che il provvedimento commissariale è datato 13 dicembre 204, intanto il Comune, questa Amministrazione, il Sindaco Albertini, di Forza Italia, siamo sempre all’interno di quel partito quando riguarda le vicende di questa società… beh, quel Sindaco ha mantenuto in carica, ha fatto restare in carica un amministratore unico di quella società. Quell’amministratore unico, che leggo sempre dal verbale dell’assemblea dei soci del 28 maggio 2007, è un dottor Antonio Bardeschi, che io non conosco e non so chi sia, ma che era stato già prorogato nella sua nomina di amministratore unico, nell’assemblea dei soci del 21 aprile 2006. Quindi l’Amministrazione Albertini ha mantenuto, dopo aver acquistato le quote, ha mantenuto in carica l’amministratore unico esistente, gli ha dato una proroga, e dopo avergli dato una proroga il 21 aprile 2006, a maggio del 2007 ha deciso di cambiare di amministratori. Ma se è vero quello che ci ha detto il Presidente della società Zincar in Commissione l’altro ieri, e cioè che vi sono problemi, responsabilità precise riferite a chi ha gestito le commesse e la società prima di lui, beh, allora qua qualcuno ci deve spiegare perché il Sindaco di Forza Italia che c’era prima ha mantenuto in carica quella persona, perché nessuno della Giunta né il Sindaco, una volta insediatosi ha deciso di procedere immediatamente al cambiamento di amministratori, e come socio che detiene una quota del 51%, io credo, non sono particolarmente esperto di Codice Civile o di diritto societario, ma a naso direi che se il socio di maggioranza decide di cambiare l’amministratore unico, lo fa e lo fa quando decide di farlo, non quando, come dire, ci sono tempi burocratici da rispettare. Perché se è vero quello che ci ha detto il Presidente della Zincar in Commissione Bilancio, bisogna agire nei confronti di chi ha amministrato la società prima del nuovo Consiglio d’Amministrazione, e quindi nei confronti di amministratori, persone nominate dalla precedente proprietà, ma mantenute in carica e prorogata in quella carica dell’Amministrazione del Comune di Milano, dall’Amministrazione precedente a questa, sicuramente, perché l’atto è appunto del 21 aprile 2006, ma rispetto al quale questa Amministrazione è stata inerte, e quella precedente non è, neanche quella, Babbo Natale. Ha nomi e cognomi, persone responsabili e sulle quali questa nuova Amministrazione deve decidere se vuole agire con un’azione di tutela e di responsabilità, perché se alla fine di questa vicenda noi ci dovessimo accorgere che in realtà non c’è alcun problema, ed è stato tutto solo un polverone, beh, allora chi ha contribuito a sollevare il polverone anche fra gli attuali amministratori della società, dovrà rispondere quantomeno, forse, di qualche calunnia. Se, viceversa, il polverone non è solo un polverone, ma ci sono accertabili ed accertate quelle cose che ci sono state dette nella seduta dell’altro ieri, di Commissione Bilancio, beh, allora in questo caso questa attuale Amministrazione del Comune di Milano non può tacere nei confronti della responsabilità che hanno gli amministratori precedenti della società Zincar e anche chi ha dato, a quelle persone, la possibilità di restare in carica, di continuare ad agire e di avere affidati, in gestione, progetti che valgono svariate decine di milioni di euro”.
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