Pages Navigation Menu

candidato al Senato per il Partito Democratico

L’intervento sull’assestamento di Bilancio del Comune di Milano

Delibera N/206 – Assestamento di Bilancio per l’esercizio 2008. Integrazione del programma triennale opere pubbliche 2008-2010 e dell’elenco annuale riferito all’anno 2008.

Il Presidente Palmeri così interviene:
“Grazie a lei, consigliere Spirolazzi. La parola al consigliere Baruffi”.
Il consigliere Baruffi così interviene:
“Grazie, Presidente e grazie al collega Spirolazzi anche per l’intervento che ha illustrato, forse nel modo più dettagliato possibile, questa manovra di Bilancio. Io in realtà volevo intervenire solo su due aspetti: uno è quello relativo in generale alla spesa per opere pubbliche, perché da quello che ho capito, dalla lettura di questa delibera, alla fine quello che ne emerge è che il Comune di Milano nel 2008, alla fine, spenderà, per opere pubbliche, 9 milioni di euro in meno di quelli che in un primo momento aveva pensato di spendere. Cioè noi abbiamo dalla delibera un conteggio finale che ci dice che tra nuovi progetti, risistemazioni eccetera abbiamo 40 milioni di euro di spesa per opere pubbliche, che vengono coperti, perché non si richiede alcuna variazione di Bilancio, da o progetti che non vengono portati a termine o spostamenti verso il 2009 di spese, per un totale di 49 milioni di euro. Cioè alla fine c’è una sostanziale incapacità di spesa per quanto riguarda 9 milioni di euro. Questo è il primo dato, cioè un dato di insufficienza dal punto di vista della capacità realizzativa di quello che si era previsto di fare. Accanto a questo c’è un punto specifico, invece, che ho sollevato già in Commissione con l’assessore Simini, che oggi mi spiace non sia in aula, non so se c’è una motivazione, questo, Presidente, lo chiedo anche a lei in modo particolare, non so se c’è una motivazione per cui l’assessore Simini oggi non sia in aula, ma, certo, non essere in aula nella seduta in cui si vota l’assestamento di Bilancio che riguarda le opere pubbliche, per una cifra di 40 milioni di euro compressivi, se l’Assessore ha delle buone motivazioni…”.
Il Presidente Palmeri così interviene:
“No, consigliere Baruffi, non sono state comunicate alla Presidenza alcune motivazioni né l’assenza dell’assessore Simini”.
Il consigliere Baruffi così interviene:
“Ed allora io lo dico, questo lo dico al Vicesindaco, che è anche delegato ai rapporti, se non erro, fra la Giunta ed il Consiglio, lo dico perché credo che sia un atto di scortesia da parte dell’assessore Simini, che magari rende impossibile anche un pezzo di dibattito che si potrebbe fare, visto che è stato l’assessore Simini e non il Vicesindaco De Corato, in Commissione, a discutere con noi della parte più specificamente riguardante le opere pubbliche. Lo dico perché tra le voci di spesa per le opere pubbliche c’è quella voce di spesa, mi pare, di 6 milioni di euro per asfaltature con materiali, diciamo, che dovrebbero servire a sintetizzare le particelle dal punto di vista chimico, insomma, le particelle inquinanti a ridurre quindi l’inquinamento. Allora, in sede di Commissione io ho chiesto due informazioni all’assessore Simini: una relativamente a quanto costasse in più rispetto all’utilizzo, come dire, dei normali asfalti, fare quel tipo di investimento, e lì ci ha detto che, insomma, dipende da una serie di variabili, ma alla fine gli è uscito che il costo è circa del 30% in più. L’altra informazione che gli ho chiesto, siccome queste cose sono già state fatte in termini sperimentale a Milano: quali sono i risultati? Cioè qual è il monitoraggio effettuato di queste operazioni già realizzate che giustificano un incremento di spesa e giustificano lo scegliere questi materiali, che costano circa il 30% in più, rispetto al risultato ottenuto. L’Assessore non ha dato una risposta in Commissione, o meglio, ha dato una risposta molto generica, che possiamo dare tutti, dicendo: ah, ma bisogna pur fare qualcosa contro l’inquinamento e quindi, se io riesco a ridurre in questo modo un po’ di inquinamento vicino ad una scuola, mettendo l’asfalto mangiasmog vicino ad una scuola, evviva, evviva. Ora, mi pare un modo dilettantesco di affrontare questo tipo di problema. Dilettantesco per diverse ragioni. La prima è che, come ci spiega tutte le volte, diciamo, che interviene sull’argomento, il Sindaco, poi l’assessore Croci, che è, credo, da questo punto di vista ha la competenza di Giunta più specifica sui temi dell’inquinamento, l’intervenire su piccolissime porzioni di territorio è sostanzialmente inutile rispetto al fatto che il tema dell’inquinamento da Pm10 in particolare, ha una sua coerenza purtroppo su aree geografiche ben più vaste. Il secondo punto è che se è comprensibile fare operazioni sperimentali, per esempio nei tunnel… quello di via Porpora o quello sotto la Stazione Centrale, cioè in aree che hanno una loro caratteristica tale da consentire sia la valutazione in loco sia dall’essere, come dire, avere una caratteristica geografica ambientale particolarmente precisa, per cui si può monitorare gli effetti di un intervento, e soprattutto si può intervenire laddove esistono fenomeni chimico-fisici di concentrazioni che hanno tutto un loro iter assolutamente diverso rispetto a quello di pezzi di città che sono, come dire, all’aria aperta da tutto… e quindi suscettibili di tutt’altro tipo di valutazioni. Ebbene, quindi se è giustificabile, secondo me, condurre la sperimentazione in modo rigoroso in quei punti di città, e però io pretendo che ci sia anche un resoconto di quelle sperimentazioni, perché se no mi viene il dubbio che sia solo la capacità di marketing di chi propone quel tipo di asfaltature o di pitture o di sostanze a dettare legge, alla fine, sulle scelte della Pubblica Amministrazione, perché le scelte della Pubblica Amministrazione non credo debbano essere fatte sulla base delle suggestioni del marketing aggressivo di queste aziende, ma sulla base di valutazioni. Io sono d’accordo che si sperimenti, ma pretendo i risultati della sperimentazione, e li pretendo soprattutto nel momento in cui, in assestamento di Bilancio, si decidono investimenti aggiuntivi in quella direzione. Perché – e qui chiudo – la sensazione del tutto personale e non scientifica, e quindi rimangiabile il momento dopo che ho parlato se qualcuno mi porta dei dati che controvertano le mie affermazioni, è che se noi spendessimo quei 6 milioni di euro non per quel tipo di asfaltature o di copertura di asfalti, cosiddetti mangiasmog, da mettere a macchia di leopardo vicino a qualche scuola, peraltro senza quelle centraline di monitoraggio in loco che quindi ci permettano di capire se quella roba ha un senso oppure no, ma se noi spendessimo 6 milioni di euro per, banalmente, potenziare ulteriormente il trasporto pubblico piuttosto che, banalmente, potenziare il servizio di bike sharing, che prima o poi partirà, o quello di sostituzione delle caldaie, per non adire sempre sul tema del traffico ma su altre fonti di inquinamento, insomma, se noi usassimo quei soldi su altro tipo di interventi, che sono più misurabili o, perlomeno, per i quali oggi abbiamo degli elementi per poterli misurare, abbastanza veritieri, forse – forse – faremmo cosa migliore. Allora, la mia richiesta è quella che, al di là di quello che si è detto in Commissione o che si possa dire oggi in quest’aula, il Vicesindaco, qua oggi, ma insieme agli assessori Simini e Croci, forse, ci dia prima o poi un report scientifico per capire se quei soldi sono spesi bene oppure no. E se sono spesi bene sono ben felice che si vada avanti in quella direzione, ma se fossero spesi, come dire, per un’efficacia dell’intervento un po’ scarsa, rispetto ad altre forme di contrasto all’inquinamento che possano avere una misurabilità più chiara e più netta e produrre un risultato scientifico, come dire, inoppugnabile, beh, io chiederei e chiedo al Comune di Milano di non proseguire su strade avventurose, e che magari, così, che diventano… che vengono intraprese sulla base di un messaggio molto suadente dal punto di vista di una capacità di marketing particolarmente aggressiva da parte di chi è produttore di quel tipo di materiali, ma invece che il Comune di Milano agisca per l’interesse collettivo scegliendo strumenti più efficaci che non quelli di questa natura. Grazie”.
omissis