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candidato al Senato per il Partito Democratico

Il buco della zincar e le responsabilita politiche

INTERVENTO IN BOZZA
SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 30 GIUGNO 2009
Presiede Manfredi Palmeri – Presidente del Consiglio
Partecipa il Segretario Generale Giuseppe Mele
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omissis

DIBATTITO SU ZINCAR S.R.L.

Il Presidente Palmeri così interviene:
“Grazie, consigliere De Angelis. La parola al consigliere Baruffi. Successivamente interverranno i consiglieri Salvatore, Rizzo, Pagliarini”.
Il consigliere Baruffi così interviene:
“Grazie, Presidente. La mia impressione è che questo sia un dibattito molto interessante, non perché si stia parlando in maniera specifica di Zincar, ma perché sta emergendo qual è il modo di intendere la funzione del Consiglio Comunale da parte di diversi componenti dell’aula. Io penso che il Consiglio Comunale abbia dei compiti precisi rispetto al funzionamento della città nel suo complesso, rispetto al funzionamento delle aziende municipalizzate e che quel comodo distinguo tra la parte politica che dà gli indirizzi e la parte amministrativa e funzionale che esegue gli indirizzi, sia un modo per nascondersi rispetto a delle responsabilità politiche che esistono e che sono tutte presenti anche in quest’aula. Credo anche che sia un altro comodo modo di utilizzare in maniera retorica alcuni argomenti, quello di richiamarsi oggi alla Magistratura o alla Corte dei Conti quando in altre occasioni si condanna chi fa ricorso alla Magistratura ed alla Corte dei Conti. Cioè penso che l’ipocrisia, che noi vediamo aleggiare in quest’aula, sia veramente indicativa del modo in cui si intendono davvero i ruoli, le responsabilità politiche e le responsabilità individuali. Questa mancanza completa di presa in carico da parte della Maggioranza di ciò che questa Maggioranza ha fatto, consentendo che venisse governata così una società di proprietà del Comune di Milano, nella passata Amministrazione ed in questa, che ha mantenuto lo stesso segno politico, questa mancanza di assunzione di responsabilità e di presa in carico è indicativa di un modo di intendere oggi la politica, che è quello per cui si mette la faccia laddove ci sono un paio di telecamere e qualche articolo di giornale da ottenere in positivo, si mette la testa sotto la sabbia quando invece bisogna affrontare i problemi. I problemi non si risolvono ma si agitano, si agitano quando fa comodo per conquistare consenso sull’onda della demagogia, i problemi non si risolvono quando si ha il compito ed il dovere di farlo assumendosi l’onere del governo della città. Allora, ci sono degli Assessori della precedente e dell’attuale Amministrazione che avevano messo la faccia nelle conferenze stampa di presentazione dei security point, ci sono degli ex Assessori, oggi Consiglieri, io parlo con il collega Manca che, credo, ricoprendo l’incarico di Assessore alla Sicurezza nel precedente mandato, pure avesse avuto sentore di quello che poteva essere l’operazione dei security point, sui quali, io credo, i colleghi De Corato e Manca nel precedente mandato avevano avuto modo di intervenire alcune volte, in relazione alla stampa, alle Commissioni Consiliari, o anche nei dibattiti in aula sul Bilancio, per esempio, che si sono svolti nelle passate Consiliature o nelle passate stagioni di questo Consiglio. Ed allora oggi sottrarsi al confronto ed alla ricerca di responsabilità politiche, che non sono quelle penali o contabili sui quali, è vero, esistono altri organismi, ma sottrarsi al confronto sulle responsabilità politiche è un indice, come dire, un termometro evidente di quello che è l’andamento della gestione della cosa pubblica nel nostro Paese. Poi sta, certo, a chi crede che debba farsi in un altro modo, averne la forza di convincere l’opinione pubblica, e non è detto che ci si riesca e che sia facile, però questo secondo me è un momento di snodo dal punto di vista almeno della reciproca considerazione del modo in cui intendiamo il nostro ruolo ed i nostri lavori. Poi voglio aggiungere un paio di questioni. Allora, una è che leggo nell’esposto alla Procura presentato dal nuovo Direttore Generale, dal dottor Sala, che vi è, tra i documenti allegati, un documento, numero 10, ‘relazione del Direttore Centrale Mobilità, Trasporti e Ambiente del 19 novembre 2008’. Io chiedo ufficialmente al Presidente e all’assessore Croci, che ne è in possesso, come il Sindaco a cui questa relazione era stata presentata, che questa relazione venga distribuita a tutti i Consiglieri Comunali…”.
Il Presidente Palmeri così interviene:
“Consigliere Baruffi, se posso interromperla per integrare… perché gli esposti hanno degli allegati. Quando questa mattina mi sono stati consegnati io ho chiesto alla Segreteria del Direttore di farmi avere anche gli allegati. Sono in via di produzione, quindi questo, come altri, siccome anche altri colleghi mi hanno chiesto altri allegati, almeno diciamo a verbale…”.
Il consigliere Baruffi così interviene:
“Presidente, il mio solo rammarico è che ovviamente per fare un dibattito decente in quest’aula magari gli allegati li avremmo dovuti avere… e l’esposto, non questa mattina o questo pomeriggio, ma almeno due giorni fa, visto che non tutti siamo in grado di leggere 6.000 pagine in un minuto e mezzo, e di capire perfettamente, ma fa parte, come dire, del circo, non è che mi stupisca, così è che funziona. Allora, quel documento è un documento che può essere utile a capire alcune cose, forse, ed in ogni caso a svolgere a fondo il compito dei Consiglieri Comunali, che è quello di verificare l’andamento delle azioni intraprese dall’Amministrazione, dalla Giunta nei confronti delle politiche concrete che riguardano la vita dei cittadini perché, ed io questo l’ho detto ieri in Commissione, a me che una società che si chiama PricewaterhouseCoopers… io non lo so questa società… cioè so solo che certificherà i Bilanci di AEM per i prossimi sette anni, non so cos’abbia fatto in passato, so che è una società che lavora con tutti quelli che le offrono un lavoro, che sia il Comune, l’AEM, la Zincar o qualcun altro, però che in quella relazione venisse detto che alcune spese sostenute non avevano riferimento ed attinenza alle commesse, e poi avere in mano il testo di una risposta ad un’interrogazione da me presentata all’assessore Croci, risposta fornita dal Comandante dei Vigili Bezzon, il quale dice che i motorini elettrici in possesso della Polizia Municipale, e praticamente mai entrati in funzione per lungo tempo, erano stati affidati alla società Zincar perché questa li rimettesse in uso, sapere che esistono quelle fatture, pagate dalla società Zincar per quell’operazione, e leggere che questa società, PricewaterhouseCoopers, dice che non c’entrano niente con l’attività della Zincar, può aumentare il buco a dismisura e far mettere sui giornali notizie ‘scandalistiche’ ma, viceversa, può significare che o la Polizia Municipale magari nella persona del Comandante o di qualche Assessore, io non lo so, così, ha telefonato, ha detto: Zincar, scusa, riparami dei motorini, questi glieli hanno riparati, ed allora a me interessa capire se così funziona il Comune di Milano nei rapporti tra Comune e società controllate, oppure può voler dire che i documenti comprovanti l’affidamento di quella commessa sono spariti dalle carte di Zincar, e questo può essere un altro indice, oppure può voler dire che quella società non lavora così bene, che magari non è oro colato quello che ci dice PricewaterhouseCoopers, eh, anche questa è un’ipotesi da prendere in considerazione. Io voglio capire perché il Ministero dell’Ambiente – e questo lo dico in particolare all’assessore Croci, che so che intrattiene rapporti, giustamente, da Assessore, con il Ministero dell’Ambiente – il Ministero dell’Ambiente in data 25 giugno 2009 produce due documenti nei quali si lamenta che su progetti avviati con il Comune di Milano, finanziati dal Ministero in relazione alle domeniche ecologiche del 2000, a nove anni di distanza ancora non vi sia nulla, ed in più è stata richiesta al Comune, in occasione di una riunione tenutasi a Milano nel novembre 2007, nel regno di Croci, non nel regno di qualcun altro, una relazione dettagliata dalla quale si evincano le attività svolte ed i risultati ottenuti con i finanziamento concessi dal Ministero al Comune di Milano, tale relazione deve anche riportare i dati, bla, bla… il Comune non ha ad oggi trasmesso la documentazione richiesta. Così dice la Direzione Generale Salvaguardia Ambientale della Sezione Mobilità Sostenibile del Ministero dell’Ambiente. Allora, io posso credere che tutti facciano il loro dovere fino in fondo e lo facciano bene, credo che in quella relazione forse dell’ex Direttore Centrale dei Trasporti Mobilità ed Ambiente, perché adesso non è più lui, vi siano elementi utili a capire alcune cose, credo che molte responsabilità siano in capo a chi aveva già deciso l’acquisto di Zincar, ed è per questo che io ho chiesto due volte in Commissione, e lo rifaccio oggi in aula, che venga proseguito il lavoro di approfondimento da parte della Commissione Bilancio, che mi sembra il luogo più adatto, attraverso l’audizione dell’allora Sindaco e Commissario straordinario Albertini, ma anche dell’allora assessore Goggi, il cui Assessorato poi passava le commesse a Zincar, di fatto, in molti casi, per ragioni dell’Amministrazione. E siccome nei protocolli con i quali si affidavano quelle commesse, in quei protocolli c’è scritto che: il Comune costituirà una Commissione che deve monitorare ogni sei mesi l’andamento di questi progetti… io voglio sapere se poi l’assessore Goggi o il suo Direttore Centrale si è dimenticato di far funzionare una Commissione di Controllo, cioè io voglio sapere cose che sono cose inerenti strettamente l’attività dell’Amministrazione Comunale e per le quali non mi interessa che sia stato dato incarico di fare un audit a qualcuno, cioè basta con questa maniera di nascondersi dalle proprie responsabilità attraverso il fatto che si delega funzionari, uffici, società, consulenti, revisori, accidenti vari, qualsiasi operazione. Qua, assessore Beretta, lei, che è persona io credo sulla quale metterei otto mani sul fuoco, tiri fuori tutte le carte che ha in mano, ci aiuti e stabilisca con il Consiglio un rapporto di collaborazione, non una sciocca recita, come alcuni colleghi oggi hanno voluto imputare all’Opposizione responsabilità che non ha su questa vicenda, perché l’unica responsabilità che ha l’Opposizione su questa vicenda è quella di avere chiesto chiarezza. Quindi, assessore Beretta, andiamo avanti dopo questo Consiglio su ciò che riguarda le attività dell’Amministrazione del Comune di Milano non affidando indagini ad altri o a funzionari, passiamo un po’ di tempo, noi, Consiglieri Comunali, e lei, Assessore, e l’assessore Croci ovviamente, e guardiamo assieme le cose e capiamole assieme, facciamo un’operazione di trasparenza e di verità su questa faccenda. Io credo che ne guadagneremmo tutti”.
(Applausi)
Il Presidente Palmeri così interviene:
“Grazie, consigliere Baruffi.
omissis