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candidato al Senato per il Partito Democratico

La Giunta Moratti attacca l’emittente del gruppo Fininvest

Alessandro De Pascale intervista Maurizio Baruffi su Terra dell’8 gennaio.

INTERVISTA. Baruffi (Pd): «Se il Comune agisse sempre così contro l’inquinamento, la città sarebbe migliore»

Maurizio Baruffi è consigliere comunale del Partito democratico a palazzo Marino. Da sempre è impegnato nel combattere l’elettrosmog. Più volte ha portato all’attenzione del Consiglio casi di ripetitori, soprattutto di quelli situati nei pressi delle scuole, che potevano costituire un rischio per la popolazione. Promotore di una mappatura degli impianti esistenti in città e del piano regolatore delle antenne. Baruffi fin dall’inizio ha seguito la questione di via Turati.

In questo caso specifico, come ha operato a suo parere la Giunta Moratti?
Sicuramente ha fatto valere i diritti della città. Quelle antenne sono in pieno centro e di certo non potevano passare inosservate. L’azione dell’amministrazione è stata condotta bene. Il Comune ha fatto ricorso a tutti gli strumenti e i mezzi che aveva a disposizione. Se palazzo Marino agisse in questo modo per tutte le questioni che riguardano l’inquinamento, Milano oggi sarebbe una città migliore.

Le radio nel ricorso al Tar hanno contestato l’eccesso e la carenza di potere del Comune, vista la competenza statale in materia. Cosa ne pensa?
Il Tar ha riconosciuto agli enti locali, e nel caso in questione al Comune di Milano, potere di vigilanza e controllo, sia sanitaria che ambientale, facendo ricorso proprio alle Agenzie di protezione dell’ambiente. Quindi è proprio avvalendosi dell’Arpa che le amministrazioni esercitano i controlli sulle esposizioni della propria cittadinanza ai campi elettromagnetici e sullo stato dell’ambiente.

Però le radio sostengono che avendo regolare licenza ministeriale possono trasmettere?
Infatti possono farlo, senza però che i loro impianti possano arrecare rischi per la salute dei cittadini. Spesso a Milano ci sono stati casi di antenne installate vicino alle scuole materne. La salute è un diritto sancito dalla Costituzione. Ormai esistono diversi studi sui rischi provocati dall’esposizione prolungata alle onde elettromagnetiche. Serve prima una corretta pianificazione territoriale, anche per i ripetitori.

Secondo lei queste radio ricorreranno in appello?
È molto probabile. Nonostante il Tar abbia bocciato tutte e cinque le motivazioni del ricorso presentato dalle radio. Un buon segnale.

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