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Allarme leucemie, l’esperto: «E’ colpa di una città malata»

Il caso della scuola di via Corridoni: gruppo di lavoro inter-istituzionale. Il professor Masera che guida la clinica pediatrica del San Gerardo di Monza: troppo smog, ambiente sfavorevole. La Moratti: competenze dell’Asl, ora intervenga. Leggi l’articolo di Andrea Senesi dal Corriere della Sera del 22 gennaio 2010.

Allarme leucemie, l’esperto: «E’ colpa di una città malata»
l caso della scuola di via Corridoni: gruppo di lavoro inter-istituzionale.
Il professor Masera: troppo smog, ambiente sfavorevole. La Moratti: competenze dell’Asl, ora intervenga

MILANO – «Siamo in un ambiente sfavorevole, inutile girarci intorno». Giuseppe Masera da più di trent’anni si occupa di leucemie infantili alla clinica pediatrica del San Gerardo di Monza. L’ambiente è Milano, la grande malata di smog e di fumi tossici. Ma Milano vuol dire Italia. Perché il ragionamento, sostiene Masera, va allargato. E perché nel nostro Paese l’incidenza è più alta che nel resto d’Europa. Le stime parlano di 175 bambini colpiti su un campione di un milione di casi. Con un incremento annuo del due per cento. «In Europa il rapporto è di 140, negli Stati Uniti ancora inferiore». «Solo nell’ultimo mese — racconta Masera — abbiamo registrato qui a Monza sei casi di bambini colpiti da leucemia. Bambini che vivono nel semi-centro di Milano, tutt’altro che quartieri degradati».

E la scuola di via Corridoni, con quei tre casi segnalati nelle ultime settimane? «No, non credo proprio che ci possa essere una correlazione ambientale. Piuttosto chiediamoci quei tre bambini, che erano rientrati da pochi mesi in quelle aule, quali luoghi in precedenza avessero frequentato». La domanda di fondo è quasi filosofica: «Che mondo stiamo creando per i nostri bambini?». In via Corridoni intanto sono partite le indagini. Le primissime rilevazioni sulle radiazioni ionizzanti e sulle onde elettromagnetiche hanno dato esito negativo. Ora s’indagherà sui materiali usati per la ristutturazione dell’istituto (sono già state contattate le aziende che hanno lavorato al restyling della scuola) e in particolare sui solventi volatili. È lo stesso preside Angelo Salvo a pretendere spiegazioni: «Cosa si può trovare in una scuola appena ristrutturata?».

Al caso lavorerà da lunedì prossimo un gruppo di lavoro inter-istituzionale. Ne faranno parte medici, esperti, dirigenti dell’Asl, della Regione, del Comune, genitori e insegnanti. Quattro settimane di tempo per i primi responsi. «Il tema della salute è di competenza dell’Asl », ha ribadito ieri Letizia Moratti: «Noi come Comune collaboreremo per cercare di capire e dare risposte ma la responsabilità rimane in capo alla Asl». «È doveroso e urgente rassicurare tutti: non c’è, non esiste nella maniera più assoluta un caso Milano», sottolinea l’assessore alla Salute del Comune, Giampaolo Landi di Chiavenna.

Il rapporto tra smog (benzene, nello specifico), tassi di mortalità e casi di leucemia è «meritevole di approfondimento», racconta una recente ricerca della Fondazione Veronesi. E l’aria di Milano in questo gennaio gelido e senza pioggia continua a essere pessima. Valori fuori controllo, ieri, anche in area Ecopass, alle centraline di via Senato e del Verziere. «Sono dieci giorni di fila che le polveri sottili sono alle stelle», osserva il consigliere regionale Carlo Monguzzi: «Nel ricordare che ogni anno muoiono nella sola Milano 400 persone per smog, è così fuori dal mondo chiedere che venga fermata la circolazione almeno nelle giornate di sabato e domenica?». «Formigoni, Moratti e De Corato sono come le tre scimmiette della tradizione », rincara la dose il pd Maurizio Baruffi. Che fare, allora? C’è un suggerimento, un avviso utile da dare a mamme e genitori preoccupati? «Purtroppo direi di no», confessa Giuseppe Masera. L’unico consiglio buono rimane quello di sempre: «Stare calmi. Nonostante tutto, le leucemie sono molto rare. Anche a Milano».

Andrea Senesi

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