BEVI E RICICLA!

Il 5,6,7 dicembre, al Centro Sociale Leoncavallo, in Via Watteau 7, a Milano, si è tenuta la "Fiera dei Particolari", nata da un'idea di Luigi Veronelli. All'appuntamento, denominato "Critical wine/Terra e Libertà" abbiamo incontrato vignaioli e vini che hanno a cuore alcune specifiche questioni:
- un'agricoltura dal basso, per una riflessione sull'agricoltura contadina;
- il rifiuto del modello neoliberista che vuole l'agricoltura industriale e monocolturale delle multinazionali e della Unione Euroepa da una parte e un'elitaria produzione dei cosiddetti prodotti tipici dall'altra, quali facce della stessa medaglia;
- il consumo critico, contro il consumo produttivo, e la promozione dei gruppi d'acquisto solidali;

In questa occasione abbiamo deciso di rilanciare, in collaborazione con il Centro Bio Edile di Milano, la campagna "TRITURACCIOLO".

Si tratta della promozione della raccolta differenziata dei turaccioli di sughero, che possono essere riutilizzati come materiali isolanti nell'edilizia. E' un piccolo, ma significativo esempio, di come sia possibile adottare comportamenti e stili di vita responsabili nei confronti dell'ambiente in cui viviamo. Infatti l'utilizzo del sughero in edilizia permette di risparmiare l'energia che si usa per riscaldare o raffreddare gli edifici.

Per saperne di più, per promuovere tu stesso la raccolta dei tappi di sughero, per consegnare i tappi in tuo possesso, puoi rivolgerti qui:

Centro BIOEDILE, Corso S. Gottardo 8, Milano
3296081380
www.centrobioedile.it
info@centrobioedile.it

oppure puoi fare riferimento al Gruppo dei Verdi a Palazzo Marino:
0288450208-9
maurizio@ilbaruffi.it

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OPERAZIONE TRITURACCIOLO

Cosa hanno in comune Frank L. Wrigth, (quello che ha progettato la casa sulla cascata), un pastore che cuoce la porchetta nel camino e un piromane?
Il sughero
* Wright ha rivestito di sughero l'interno delle docce della casa sulla cascata, perché il sughero è antiscivolo, non si gonfia con l'umidità e permette di isolare le pareti.
* I pastori (sardi) usavano uno sgabello di sughero per sedersi dentro i grandi camini: il sughero è ignifugo, ossia è resistente al fuoco ed è anche elastico, quindi, non si spacca.
* Il piromane che c'entra? Niente, almeno questa volta, perché le sugherete sono tra i pochi boschi non ancora decimati dagli incendi estivi.

Si può riutilizzare
Quercus suber: non è una parolaccia, ma il nome di una delle poche piante che l'uomo si prende la cura di "depilare". Alla pianta del sughero, dopo 30 anni che è al mondo, viene strappata la corteccia. Una volta depilato, l'albero deve aspettare altri 12 anni per avere di nuovo un incontro con "l'estetista", che usa la sua corteccia per fare soprattutto tappi.

Ricicla i tappi di sughero
Un tappo di spumante in testa porterà anche fortuna, ma uno riciclato fa bene all'ambiente. Il sughero dei tappi viene triturato (da qui l'operazione Trituracciolo) e poi riutilizzato per isolare pareti dal rumore, dal caldo e dal freddo, ma anche per rivestire divani o fare mobili.

Per informazioni contatta:

Centro BIOEDILE, Corso S. Gottardo 8, Milano
3296081380
www.centrobioedile.it
info@centrobioedile.it

In collaborazione con i gruppi al Consiglio Comunale di Milano:
Verdi-Lista Civica dell'Arancia
Rifondazione Comunista

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Cos'e' TRITURACCIOLO

Cos'è:

Operazione di raccolta differenziata dei tappi di sughero , triturazione e riutilizzo come isolante termico acustico in edilizia.

Chi l'ha inventato:

Il Centro Bio Edile : ha proposto per la prima volta la raccolta differenziata in occasione della Fiera delle Utopie Concrete a Città di Castello 1991. L'Università Verde pochi anni dopo, ha fattivamente contribuito alla concretizzazione dell'iniziativa .

Chi ha fatto cosa :

-Divulgazione : effettuata dal Centro Bio Edile e da qualche anno dall'Università Verde.
tramite: passa parola , mezzi di comunicazione (radio , giornali ecc...), fiere e manifestazioni.

-Raccolta : inizialmente effettuata dal Centro Bio Edile e in seguito con la collaborazione dell'Università Verde.
presso: le enoteche e ristoranti di Milano e provincia , per poi proseguire nelle scuole elementari e medie di Milano, e nelle sedi di associazioni e circoli culturali che hanno aderito all'iniziativa.

-Triturazione : Il Centro Bio Edile ha in un primo tempo costruito ed usato un mulino utilizzando una vecchia lavatrice, modificandone il cestello e trasformandolo in una "grattugia elettrica". Da quando la quantità raccolta è aumentata il Centro Bio Edile trita i tappi presso un mulino industriale.

-Utilizzazione : il triturato è stato utilizzato da imprese e privati come materiale isolante per l'edilizia.

-Aspetto economico innovativo:

L'operazione sarà remunerativa quando:
-la raccolta assumerà una dimensione più ampia a livello cittadino , come sta accadendo ultimamente in alcuni comuni tedeschi.
-sarà remunerativo il lavoro per chi raccoglie i tappi.
-si creerà il posto di lavoro per chi ritira i tappi.
-l'utilizzatore risparmierà sul costo del prodotto finale.

Chi ci ha appoggiato:
Meglio Milano, Regione Lombardia, Provincia di Milano, Comune di Arizzano (VB), Anab, Politecnico di Milano Arch.E. Costa, FAI, Radio Popolare, Studio De Checchi (grafica), Guido Scarabottolo ( disegno)

Contatti che per ora non hanno ancora sortito collaborazione: Amsa (Comune di Milano)

Fiere e manifestazioni:

1991 - Fiera delle Utopie Concrete Città di Castello PG
1991 - Sana Bologna
1992 - La Mia Casa Milano
1993 - Fiera di Belgioioso (PV)
1994 - Carnia Alpe Verde: I cento progetti più verdi d'Italia
1994 - Fiera di Milano scuola Ambiente
1994 - Biofera - Canzo (CO)
1995 - Stramilano nell'ambito della raccolta differenziata rifiuti
1995 - Donna Creatività Impresa - casa ecologica -Lissone (MI)
1996 - Ecodialogando Cermenate (CO)
1997 - Edilbergamo Bergamo
1997 - F.A.I. Castello di Masino (Ivrea)
1998 - "RIUSI" Triennale di Milano
1998 - presenza nel volume" RIPRODOTTI" della provincia di Milano
1998 - Amministrazione provinciale di Trento - mostra Riciclaggio
1999 - presenza nel volume "RIPRODOTTI" della provincia di Milano
1999 - presente alla mostra "Pluriexistenz design saturday "- Kunstmuseum - Dusseldorf
2000 - presenza nel volume "RIPRODOTTI" della provincia di Milano

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E io? Cosa posso fare?

Molti hanno intrapreso, con mostre, con la divulgazione, con la raccolta, questa iniziativa : singoli privati, locali pubblici, scuole, associazioni di diverse parti d'Italia (tra quelle a noi note: Verona, Ivrea, località di tutta la Lombardia, ed infine singoli individui in tutta la penisola), perfino enti pubblici, tra cui le provincie di Cremona e di Trento.
A volte i risultati sono stati eccellenti, a volte meno: per esempio sono stati raccolti tappi di ogni genere (di plastica, tappi a corona di metallo..), mentre i tappi oggetto della raccolta sono solamente quelli di sughero ed interamente di sughero (non non i nuovi tappi in plastica, nè interessano le capsule o le gabbiette di metallo dei tappi dello champagne, anzi danneggiano il mulino che macina i tappi); come aneddoto possiamo dirvi di aver trovato assieme ai tappi di sughero materiali di ogni genere: pile, bottiglie di plastica e di vetro, tovaglioli di carta, focacce e pizze sbocconcellate ecc… Evidentemente non bisogna abbandonare a se stesso il contenitore per la raccolta dei tappi, ma il conferimento deve avvenire solamente alla presenza di un responsabile della raccolta stessa. I tappi sono stati spesso conferiti in contenitori e con mezzi di ogni genere, (sacchetti per la spesa, sacchi neri dell'immondizia…), costringendo i raccoglitori finali ad un lavoro di travaso, di cernita e separazione molto dispendioso. Le attuali condizioni della raccolta (piccoli quantitativi, dispersione sul territorio, nessun appoggio o finanziamento degli enti pubblici istituzionalmente preposti), basata tutta sul lavoro volontario, non ci consentono errori e dispersione di energie/risorse: per arrivare a condizioni ottimali è necessario centralizzare il conferimento in un luogo, che serva da raccolta di un minimo di 4/5 metri cubi annui o frazioni di anno, per giustificare i costi di trasporto. Quantitativi superiori a 20 metri cubi alla volta diventano remunerativi per chi raccoglie, chi macina e commercializza, ed infine per chi utilizzerà il prodotto finale.