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candidato al Senato per il Partito Democratico

«Moratti, solo promesse vuote»

«Moratti, solo promesse vuote»

Stefano Bettera (Terra Milano, 16 febbraio 2011)
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INTERVISTA. Maurizio Baruffi, consigliere Pd e portavoce del candidato sindaco Pisapia: «Noi costruiamo una coalizione inclusiva».

Per cambiare Milano servono scelte di governo decise e bisogna ristabilire la sintonia tra la politica e la città. Questa, secondo Maurizio Baruffi, consigliere Pd e portavoce del candidato sindaco Giuliano Pisapia, è la «forza gentile» che campeggia sui manifesti elettorali. «Il centrodestra a Milano, così come nel paese, è alla fine di un ciclo. L’improvvisazione che regna sovrana in ogni scelta della Moratti e della giunta ne è la prova più lampante» spiega Baruffi.

«In realtà la città è molto più avanti dei suoi amministratori che ormai vivono solo di polemiche sterili, promesse vuote e proclami che non affrontano i problemi e creano solo divisioni. Il nostro impegno è tornare alla politica, quella vera, e puntare su scelte di governo  che affrontino con decisione i problemi ma che siano inclusive di tutte le forze positive che operano in città. Forza e gentilezza, appunto». Nella manifestazione delle donne di domenica e in quella organizzata dagli ambientalisti contro lo smog si sono viste poche bandiere di partito ma molta società civile, che è un tratto profondo del carattere di questa città.

Cosa rispondete ai partiti più piccoli attratti dall’ipotesi di correre da soli col rischio di non eleggere rappresentanti in Comune?
L’unica strada possibile è quella che abbiamo intrapreso, cioè  quella di una coalizione molto ampia, che vuole essere inclusiva e allargare il più possibile il consenso e la sintonia tra i cittadini e l’amministrazione. Sappiamo molto bene che una parte dei milanesi non si riconosce nel centro sinistra o, semplicemente, è stanca dei partiti. Per questo puntiamo su una lista civica delle professioni, capace di guardare anche ad un elettorato moderato che vuole fortemente una svolta ed è aperto a proposte capaci di mostrare un’idea nuova e diversa di città. Lo ripeto, bisogna tornare alla politica capace di lasciare un segno e di mostrare la capacità di governare i problemi e smetterla di fare demagogia e imporre scelte autoritarie che rispondono solo ai grandi interessi.

La società civile e le associazioni sono in prima fila per tenere alto l’interesse su due temi che coinvolgono profondamente i milanesi: l’inquinamento e l’immigrazione.
Le associazioni hanno ragione e sono un patrimonio importante di questa città di cui ricordarsi non solo in campagna elettorale. Ma il centrodestra continua con le promesse vuote: il balletto di responsabilità, al limite del ridicolo, sui limiti di velocità è solo l’ultimo degli esempi che segue a cinque anni di fallimenti e incapacità della Moratti sulle emergenze della città. La situazione di Via Padova, uguale a un anno fa e lo smog che soffoca i milanesi, ne sono la prova. Eppure le associazioni, in tutti questi anni, hanno ripetutamente presentato proposte e soluzioni che nessuno ha ascoltato. Ecco, noi vogliamo partire da qui, con la profonda convinzione che sia necessario ricominciare un percorso comune. Questo è il nostro impegno e il nostro dovere, questa è la forza gentile che cambierà Milano.

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