Pages Navigation Menu

candidato al Senato per il Partito Democratico

Contrarietà a qualsiasi provvedimento di condono edilizio

Preso atto dell’annuncio fatto dal Presidente del Consiglio di emanare un nuovo provvedimento di condono edilizio, considerato che il suddetto provvedimento sarebbe di fatto il 3° condono edilizio della storia della Repubblica (i precedenti: L. 47 del 28.02.1985, L. 724 del 23.12.1994 ) affermando in tal modo un principio di reiterazione pubblica di un provvedimento che da episodio straordinario assume cadenza ordinaria insinuando così nel paese l’idea che l’abusivismo illegale sarà prima o poi regolarizzato (vedi i precedenti condoni fiscale, previdenziale, ecc.)
il Consiglio Comunale di Milano si dice contrario a distinguere i piccoli abusi dai grandi abusi, anche la chiusura di una terrazza può rovinare un’architettura di qualità.
Valga l’esempio del quartiere Feltre, costruito negli anni sessanta da un gruppo di importanti architetti per INA Casa, con un delicato equilibrio di vuoti e pieni, in cui, in seguito a vendite frazionate e grazie al condono del 1985, la maggior parte delle terrazze sono state chiuse, snaturando l’architettura degli edifici.
Si pensi al recupero dei sottotetti, che ha alterato ed offeso il profilo dei tetti di Milano e delle altre città della Lombardia, e in cui spesso non è stato neanche rispettato il progetto presentato, con aumenti delle volumetrie e delle altezze. Tutti questi interventi sui sottotetti, oggetto di esposti e diffide, ora potranno essere regolarizzati con poca spesa.
Un altro caso emblematico sul territorio milanese è quello della ristrutturazione di aree e capannoni industriali che vengono trasformati in abitazioni senza che ci sia il regolare cambio di destinazione d’uso. Un ulteriore esempio di violazioni è quello delle edificazioni all’interno delle aree urbane del Parco Sud.
Il Comune di Milano e la Regione Lombardia hanno negli ultimi anni attuato una forte liberalizzazione edilizia, allentando le norme esistenti ma responsabilizzando i progettisti a realizzare un ambiente urbano di pregio con un’elevata qualità. I risultati sono stati negativi e i due enti stanno cercando di porre degli argini ai progetti che hanno un impatto negativo sull’immagine della città.
per queste ragioni il Consiglio Comunale di Milano sollecita il Sindaco e la Giunta a proseguire sulla strada del maggiore rigore edilizio e di non attuare, se sarà approvato e se i comuni avranno la facoltà di scegliere le modalità di applicazione, il condono edilizio nella nostra città;
a manifestare in via formale al Governo e al Presidente della Regione Lombardia la propria contrarietà a questo provvedimento, ad impegnare gli uffici dell’Amministrazione Comunale in una azione straordinaria di controllo del territorio al fine di prevenire ogni abusivismo e furbizia dell’ultima ora ; a discutere con il Presidente della Regione Formigoni perchè la Regione Lombardia segua l’esempio della Regione Toscana e altre regioni italiane e si prepari a ricorrere alla Corte Costituzionale contro il provvedimento del governo e a varare una legge che renda nulle le conseguenze del condono;
ad avviare la costituzione di un Osservatorio Comunale dell’Abusivismo aperto alle Associazioni Ambientaliste, ai Sindacati e alle Associazioni delle Periferie in cui confluiscano in tempo reale i dati degli abusi perseguiti nelle singole zone del decentramento;
a disporre la rilevazione satellitare del territorio del Comune e il suo monitoraggio permanente.