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candidato al Senato per il Partito Democratico

Milano censura la riduzione del danno

INTERVENTO IN BOZZA

SEDUTA C.C. 11 GIUGNO 2998

omissis

Emendamento numero 53 alla delibera N/238 Piano di Zona

Il Presidente Palmeri così interviene:

“Grazie, assessore Moioli. La parola al consigliere Baruffi”.

Il consigliere Baruffi così interviene:

“Grazie, Presidente. Io intervengo perché questo è un punto particolarmente delicato, che mi sta a cuore, per essermene occupato per anni, e cioè quello legato alla questione della tossicodipendenza, ed ha questo aspetto puramente ideologico, che l’Assessore ha introdotto, usando quelle parole ‘il recupero integrale della persona’. Su questo esiste un grande dibattito nella comunità scientifica, da tanti anni, legato proprio al modo di trattare le tossicodipendenze. Sappiamo che esiste la visione del mondo che prevede, appunto, il recupero integrale della persona, sappiamo che esiste un altro approccio, che è quello finalizzato alla riduzione del danno, alla minimizzazione dei danni che la persone infligge a se stessa, con dei comportamenti dannosi, e che può infliggere alla società attraverso dei comportamenti che, dal punto di vista sociale, risultano essere pericolosi. Allora io dico che da questo punto di vista il Comune di Milano ha fatto un grande errore nel chiedere un’adesione di tipo ideologico ad una visione del mondo che è quella chiamata, così, del recupero integrale della persona, o che prevede l’opzione zero nei confronti di qualsiasi consumo di sostanze, che prevede il rifiuto di tutte le terapie legate al sistema della riduzione del danno. Io ricordo all’Assessore che proprio pochi giorni fa, in Germania, nella Germania governata da Angela Merkel, non in una Germania dove governino chissà quali stravaganti visioni del pianeta, in quella Germania si è avviato un nuovo progetto di trattamento medico delle tossicodipendenze attraverso la somministrazione di eroina ai tossicodipendenti. Questo è un progetto di carattere medico, che da anni è in corso in Svizzera, e che ha prodotto risultati scientificamente molto validi ed assolutamente disponibili in letteratura, per quanto riguarda la riduzione di tutti quei fenomeni concatenati ad una tossicodipendenza conclamata da strada, che vanno dal ricorso alla prostituzione o dallo sconfinamento nella delinquenza per procurarsi l’eroina, che vanno ai tassi esponenziali che prima c’erano ed oggi non ci sono più, di tossicodipendenza associata a condizione di sieropositività e a diffusione dell’AIDS, e quindi ha prodotto risultati che nei confronti della persona sono risultati positivi, perché aiutano a ridurre la sofferenza e, appunto, a minimizzare il danno. Allora… io non sono mai, come dire, incline ad intervenire su temi riguardanti la religione o gli approcci, appunto, di carattere filosofico alla vita ed al mondo, però dico che qualcuno mi ha insegnato che la dottrina del male minore è una dottrina che a tutto tondo fa parte dell’insegnamento cattolico, e dico che la riduzione del danno è un approccio scientifico alle questioni del trattamento terapeutico, della tossicodipendenza, che si richiama anche a quei principi. Allora, che il Comune di Milano abbia scelto di chiudere i ponti nei confronti di quella parte del mondo del volontariato e del Terzo Settore che adotta quei principi, come principi di riferimento, ed abbia chiesto un’adesione di carattere ideologico ad un’altra visione del mondo, che è quella rappresentata – diciamo così, per sintesi – da San Patrignano e dal mondo che fa riferimento a San Patrignano, è un grave errore perché riduce un approccio, che potrebbe essere laico ed aperto alle sperimentazioni ed alla comprensione dei metodi diversi che esistono in dottrina ed in letteratura, la riduce ad una visione ideologica e rende il Comune di Milano strumento di una politica che è voluta, con dati e caratteri precisi, da chi ha scelto quella strada, forse perché in quella strada ha trovato la propria personale salvezza rispetto ai temi della tossicodipendenza”.