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candidato al Senato per il Partito Democratico

Alta tensione nel Pd. Cornelli rischia il posto

Alta tensione nel Pd. Cornelli rischia il posto

Riunioni di partito sulla sconfitta alle primarie, si discute di dimissioni. Lite sul sostegno ad Albertini. Lunedì le direzioni regionali e provinciale

Da il Giorno Milano del 18 novembre 2010

Milano, 18 novembre 2010 – «A Milano non c’è bisogno di alcun commissariamento» tuona Filippo Penati, all’indomani dalle sue clamorose dimissioni dalle segreteria politica di Pierluigi Bersani. Ma tutti sanno che l’aria nel Pd milanese è più inquinata di quella cittadina.

Ieri la riunione della segreteria regionale, mentre lunedì discuteranno la Direzione regionale (in via Filzi) e quella Provinciale (all’Auditorium San Carlo). Ma salteranno delle teste dopo tante dimissioni annunciate e peraltro per ora non accettate, come quelle del capogruppo in Comune Pierfrancesco Majorino? A rischiare sono soprattutto il coordinatore dei circoli cittadini, il giovane Francesco Laforgia, ma ancor di più il segretario metropolitano Roberto Cornelli, che potrebbe essere il capro espiatorio del duello interno Boeri-Pisapia che ha visto trionfare l’avvocato vicino a Rifondazione a scapito dell’architetto candidato ufficiale del partito.

Fu proprio Cornelli tra l’altro a dichiarare che i partecipanti alle primarie milanesi sarebbero stati senz’altro centomila. E quello della mancata partecipazione (i votanti si sono attestati a poco più di 67mila) si è rivelato poi il dato più deludente oltre che il più rilevante a livello politico per i futuri scenari nazionali. Gli scenari locali per ora sono più che confusi. Certo sono vertiginosamente in ascesa le quotazioni di Maurizio Baruffi e Davide Corritore, i consiglieri comunali che sin dall’inizio hanno sostenuto la corsa di Giuliano Pisapia pur consapevoli che, in caso di vittoria Boeri, avrebbero pagato un prezzo altissimo. Ma oggi sono proprio loro i nomi su cui tutti contano per costruire i rapporti col candidato sindaco. Che molti, forse troppi, vorrebbero facesse un passo indietro. A cominciare dall’area cattolica che scalpita. Grande scalpore ieri per le dichiarazioni della senatrice Mariapia Garavaglia, che si era detta pronta, smentendo subito dopo peraltro, ad appoggiare una candidatura terzopolista di Gabriele Albertini. E Luca Gaffuri, della stessa area, per ora si è limitato a un generico invito al senso di responsabilità.

Le dichiarazioni antiPisapia hanno scatenato la pronta reazione di Penati che dice: «Nel Pd troppi guastatori che solo dopo le primarie di Milano grondano dagli artigli buoni consigli e collaborazione». Con lui il segretario regionale Martina, e Matteo Mauri. Quella che appare maggiormente in difficoltà è l’area Marino che aveva più ostentatamente appoggiato Boeri, ossia il riconfermato Majorino, Laforgia ed Ettore Martinelli che peraltro (o per questo) ora ha deciso di appoggiare in maniera decisa Pisapia. L’avvocato, che sulle spalle ha ben due mandati parlamentari, non si scompone ma non le manda a dire: «Sono sorpreso dalle dichiarazioni di esponenti del Pd che invocano la discesa in campo di altre figure più qualificate per battere la Moratti. Voglio invece ringraziare i dirigenti locali e nazionali del Partito Democratico che hanno espresso la volontà di sostenere, senza se e senza ma, la mia candidatura. Nei prossimi giorni intendo proporre un incontro ai tre candidati delle primarie e alla dirigenza milanese del Pd per definire insieme agenda e modalità della prossima campagna».

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